Cyrano mon amour di Alexis Michalik – Francia – 2018 – Durata 109’

8 Giugno 2024 | Di Ignazio Senatore

L’ultima piece del giovane Edmond Rostand (Thomas Solivéres) è un fiasco, ma la grande Sarah Bernard (Clémentine Célarié) stravede per lui. Il famoso capocomico Constant Coquelin (Olivier Gourmet), dopo averlo coperto di elogi, gli comunica che vuole mettere in scena al Theatre de la Porte Saint- Martin, nel giro di tre settimane, la sua prossima commedia.

Edmond, timido e impacciato, non osa replicare, ma non ha scritto nemmeno un rigo e alla moglie Rosemond (Alice de Lencquesaing) confida il proprio smarrimento. Leo (Tom Leeb), fedele amico dal bello aspetto, fa strage di cuori, ma Jeanne (Lucie Boujenah), un’affascinante costumista, dall’animo romantico e sensibile, gli resiste.

Allora Leo, confidando nella creatività di Edmond, gli chiede di scrivere una lettera che possa trafiggere il cuore dell’amata. Edmond, che non è insensibile al fascino della donna, accetta e, ad insaputa di Leo, pur rimanendo fedele alla moglie, inizia una travolgente corrispondenza amorosa con Jeanne, ignara che sia lui l’autore delle lettere.

Acuto osservatore, Edmond prende a prestito gli imprevisti, le sorprese e gli altri accadimenti che travolgono lui e gli altri protagonisti della vicenda e lo trasfonde nella sua opera, il Cyrano de Bercerac, che sarà accolto trionfalmente dal pubblico.

Con quest’irresistibile, fantasiosa e divertente commedia, il regista (in veste anche di attore nei panni del commediografo Georges Feydeau) racconta, in maniera romanzata, la nascita del capolavoro di Rostand, in scena a Parigi nel dicembre del 1897. Il ritmo è incalzante, non mancano i colpi di scena e chi è in sala segue, passo dopo passo, l’immaginaria creazione di uno dei classici della letteratura francese.

Il regista punta, naturalmente sugli effetti esilaranti derivanti dallo scambio tra Edmond e Leo e, in una delle scene simbolo, Leo brama per avere una bacio da Jeanne, che lo respinge. Edmond, allora, per aiutare l’amico a sedurla, favorito dal buio della notte,  fingendo di essere Leo, inizia a declamare dei versi così appassionati che sciolgono, in un baleno, il cuore della donna.

A fare da controaltare al teatro, dove gli attori provano la commedia, il bistrot di Honore (Jean Michel Martial), un magnetico personaggio che suggerisce ad Edmond di scrivere l’opera in versi e lo sprona a credere nelle sue doti artistiche.

Non mancano i simpatici siparietti; su tutti quelli con i due improbabili produttori, di origine italiana, tenutari di un bordello che impongono nel ruolo di Roxanne, Marie (Mathilde Seigner), la loro amante; quelli che mostrano come Jean (Igor Gotesman), il figlio di Coquelin, sia negato come attore e il fugace incontro in un bordello di Edmond con Cechov, affetto da sifilide.

I costumi e l’ambientazione sono una favola e gli attori in stato di grazia. Nel cast Dominique Pinon.

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