David, c’è tanta Napoli
Senatore giornalista
Ancora una volta è Napoli a trionfare nei David di Donatello, giunti alla 67° edizione. Con “E’ stata la mano di Dio” Paolo Sorrentino colleziona ben cinque statuette. Oltre i prestigiosi riconoscimenti per miglior film e miglior regia, il suo film è stato premiato per il ruolo di miglior attrice non protagonista (Teresa Saponangelo). Quest’ultima, infatti, ha battuto sul filo di lana tre agguerrite concorrenti; Luisa Ranieri per lo stesso film di Sorrentino, Susy del Giudice per “I fratelli De Filippo” e “Cristiana dell’Anna per “Qui rido io”.
Buona affermazione per Mario Martone con il suo “Qui rido io” che s’aggiudica il premio come miglior costumi (Ursula Patzak) e miglior attore non protagonista (Eduardo Scarpetta), il giovane attore ha, infatti, dedicato il premio al padre Mario, perso quando lui aveva undici anni.
Non sono mancati altri momenti di commozione. Silvio Orlando, visibilmente emozionato, ha dedicato il premio alla moglie) al terzo David (su dodici candidature) è stato premiato come migliore attore protagonista per “Ariaferma”, battendo la concorrenza di Toni Servillo per “Qui rido io” e di Filippo Scotti per “E’ stata la mano di Dio”.
Due i David speciali; il primo a Sabrina Ferilli che, prima di ricevere il premio, dopo aver citato un famoso detto partenopeo “Dicette o pappice vicino ‘a noce…”, ha confessato di essere “il pappice”, Il secondo ad Antonio Capuano, l’ottantaduenne regista posillipino, autore di piccoli gioielli come “Vito e gli altri”, “Luna rossa”, “La guerra di Mario” e “Il buco in testa”
Miglior sceneggiatura originale: la statuetta è andata ad “Ariaferma” (Bruno Oliviero, Valia Santella, con lo stesso regista Leonardo Di Costanzo). I David registrano anche un ex aequo; quello per la migliore fotografia a Daria D’Antonio (nuora di Sorrentino) per “E’ stata la mano di Dio” che lo ha diviso con Michele D’Attanasio di “Freaks out”.
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 4.5.2022