Gambe d’oro di Turi Vasile – Italia – 1958 – Durata: 100’ – B/N

9 Maggio 2022 | Di Ignazio Senatore
Gambe d’oro di Turi Vasile – Italia – 1958 – Durata: 100’ – B/N
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Il barone Fontana (Totò), presidente della squadra di calcio di Cerignola, non solo è un avaro incallito, ma non nutre nessuna passione per il football.

Attento ad intascare appena può quanti più soldi possibile, tocca il cielo con un dito quando, un talent scout di un importante squadra di serie A, gli propone di voler acquistare i due pezzi pregiati della squadra; Franco (Rosario Borelli), sposato da poco con Gianna (Scilla Gabel) e neo-padre di un bebè e Aldo (Paolo Ferrari), fidanzato con Carla (Rossella Como), figlia dello stesso presidente.

Armando (Memmo Carotenuto), l’allenatore di calcio, prova a convincere il barone a non cedere i due assi, ma ogni tentativo sembra vano. Ma è in programma un allenamento con la Nazionale italiana di calcio. E se il barone cambiasse idea e non cedesse più i due campioni, rinunciando al lauto guadagno?

Film in B/N; ingenuo, tenero e grondante di buoni sentimenti, figlio del suo tempo. Le gesta calcistiche dei giocatori sono sullo sfondo e Vasile, senza enfasi, fotografa un periodo storico che oggi (purtroppo) fa sorridere.

Il regista, infatti, mostra Franco ed Aldo, i due assi della squadra che, non premono sul presidente per essere venduti ed accaparrarsi un ingaggio più cospicuo ma, all’opposto,  preferiscono rimanere a giocare in quella nella piccola realtà di provincia, pur di continuare a giocare al fianco dei compagni di squadra.

Il regista non disdegna il sentimentale e punta sulla romantica love-story tra Aldo e Carla, fa il verso al musical con canti e balletti, mostra gli spettatori che dagli spalti inneggiano la loro squadra del cuore e finanche dei seminaristi che si animano solo quando, durante l’ora di ricreazione, giocano timidamente a pallone. 

Totò, nelle vesti di un presidente burbero e taccagno del Cerignola, messe da parte battute e gag, è come sempre irresistibile ed è da incorniciare la scenetta quando negli spogliatoi prova a suggerire un suggestivo schema tattico alla squadra.

Le “gambe d’oro” a cui fa riferimento il titolo del film, sono naturalmente quelle dei calciatori e non quelli di una femme fatale o di una soubrette.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.

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