Giovanna d’Arco (Jeanne d’Arc) di Luc Besson – Francia, USA – 1999

19 Novembre 2024 | Di Ignazio Senatore

Un villaggio di contadini è messo a ferro e fuoco dalle truppe inglesi e la piccola Giovanna, di ritorno da una passeggiata nel bosco, assiste impotente, alla morte della sorella maggiore, uccisa e poi violentata da un soldato.

Testarda e cocciuta, giura di vendicarsi e, fervente cattolica, si convince, giorno dopo giorno, di essere stata prescelta da Dio per sconfiggere gli odiati nemici e scacciarli dalla Francia.

Tale è la sua tenacia che, a diciott’anni Giovanna (Milla Jovovich), diventa un idolo popolare e si reca da Carlo VII (John Malkovich), futuro re di Francia, per convincerlo ad affidarle un esercito per attaccare gli Inglesi ad Orléans

Giovanna riesce ad infiammare le truppe e a sconfiggere i nemici in più occasioni.

Carlo VII è incoronato re di Francia ma, piuttosto che armare altri soldati per scacciare l’invasore, sceglie la strada della diplomazia e negozia con gli inglesi la loro resa.

Giovanna non demorde e, divenuta scomoda e ingombrante, è sacrificata sull’altare della diplomazia. Il 24 maggio del 1430, accusata di essere un’eretica, a soli diciannove anni, è bruciata sul rogo sulla piazza del mercato vecchio in Rouen.

Dopo Dreyer, Bresson, Rossellini e Rivette, Luc Besson (Subway, Nikita, Lèon, Il quinto elemento…) ripropone sullo schermo le gesta di Giovanna d’Arco, ma più che mostrarla come una santa votata al martirio, la disegna come una ragazzina fragile e indifesa, tormentata da allucinazioni visive e uditive e in preda ad un delirio mistico.

A nulla servono i tentativi di un monaco (Dustin Hoffman), proiezione della mente sana di Giovanna, che prova a farle prendere contatto con la dura realtà e a convincerla che le sue visioni sono solo il frutto della sua mente malata. 

Il regista punta al kolossal e con taglio realistico, lascia molto spazio alle battaglie tra gli inglesi ed i soldati francesi che, guidati dalla tenace e mai doma Giovanna, si battono come leoni.

Per contrasto contrappone al coraggio dei soldati, la mollezza della vita di corte, gli sporchi intrighi della politica, della Chiesa e della ragion di Stato.

Nel cast Faye Dunaway nei panni della perfida suocera di Carlo VII, Tchéky Karyo e Vincent Cassel in quelli di due valorosi capitani francesi.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

 

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