Cinema e psiche “Gli smemorati. Dalle pellicole comiche al dramma dell’Alzheimer” -Rivista “Optima Salute” – Ottobre 2019

3 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore
Cinema e psiche “Gli smemorati. Dalle pellicole comiche al dramma dell’Alzheimer” -Rivista “Optima Salute” – Ottobre 2019
Articoli di Ignazio Senatore sui rapporti tra Cinema e psiche
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Chi di noi non ha dimenticato almeno una volta dove ha parcheggiato l’auto o ha lasciato le chiavi dietro la toppa della serratura di casa? Piccole dimenticanze che noi stessi stigmatizziamo, poi, con commenti autoironici e indulgenti. Diverso il discorso di chi, a seguito di un evento traumatico, perde completamente le traccia del proprio passato, fino a non ricordare la propria identità. Ne “Lo smemorato di Collegno” di Sergio Corbucci, ispirata al celebre caso Canella – Bruneri, il protagonista, (un immenso Totò) é un uomo di mezza età ricoverato nel manicomio di Collegno. Ai medici dichiara di non ricordare più nulla e quando la notizia finisce sui giornali, sia la signora Ballerini che la signora Polacic affermano che è il proprio consorte. Dopo aver ascoltato numerosi testimoni, il giudice sentenzia che non è possibile stabilire con certezza la vera identità dell’uomo.

Il cinema ha mostrato, sia in maniera comica che tragica, altri personaggi che perdono parzialmente o temporaneamente la memoria e che, solo sul finale, riacquistano le loro capacità mnestiche.

Ho sempre pensato, maliziosamente, nel corso della visione di questi film che, forse, qualcuno in sala, abbia invidiato questi sventurati e sognato di  essere al loro posto, così da dimenticare bollette e rate del condominio da pagare, suocere insopportabili e capouffici burberi e dispotici.

Più dolenti invece quei film che mostrano personaggi affetti dal morbo di Alzheimer che, giorno dopo giorno, appassiscono, perdendo memoria, concentrazione e lucidità. Poetico“Compagna di viaggio” di Peter Del Monte che narra di Cosimo (Michel Piccoli) un anziano distinto ed elegante professore universitario che vaga senza meta per l’Italia, con un’inseparabile valigia di cartone. Commovente, infine, “Lontano da lei” di Sarah Polley che mostra la protagonista Fiona (Julie Christie), ricoverata in un centro per anziani, ormai indementita, che sotto gli occhi del marito, ancora perdutamente innamorato di lei, si strugge nel vederla mentre lei, sempre più fatua, si prende cura amorevolmente di Aubrey, un uomo affetto dal suo steso male.  

Articolo pubblicato sulla Rivista “Optima Salute” – Ottobre 2019

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