Guida romantica per posti perduti di Giorgia Farina – Italia – 2020

31 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Chi non ricorda Macon Leary, scrittore algido e controllato, con le emozioni in naftalina, che in “Turista per caso”, confezionava guide turistiche che preservavano da imprevisti e scosse emotive i manager americani in viaggio d’affari? Allegra (Jasmine Trinca), giovane travel blogger, è il suo opposto; non solo non snocciola nelle sue guide dei consigli utili ma, incapace di tenere a bada le proprie emozioni, è in balia di attacchi di panico, é agorafobica e, per evitare di mostrarsi fragile ed insicura, continua, in maniera puerile, a mentire a Michele (Andrea Carpenzano), il suo ragazzo. Nello stesso palazzo abita Benno (Clive Owen), presentatore televisivo cinquantenne, alcolista cronico, compagno di Brigitte (Irène Jacob). Una sera, lui è più alticcio del solito, sbaglia piano e cerca, inutilmente, di infilare le chiavi di casa nella toppa della serratura dell’abitazione di Allegra. Lei, travolta dall’ansia, sviene; lui, ubriaco, crolla al suolo e i due finiscono in ospedale. Per farsi perdonare, Benno accetta di accompagnarla in dei luoghi abbandonati (come recita il titolo del film) che per lavoro deve descrivere e fotografare. I due iniziano, quindi, un viaggio che si rivelerà non privo di imprevisti e di colpi di scena.

Giorgia Farina, abbandonati i toni della commedia, mescola il road-movie al più classico dei percorsi di formazione e senza scivolare nel dramma, non punta né sulla discesa degli inferi di Benno, né ridicolizza la nevrosi di Allegra. Il risultato é una storia sensibile e garbata che ruota intorno a due protagonisti affetti da qualche vuoto interiore di troppo e alla (vana?) ricerca di se stessi. Allegra non si veste da crocerossina e Benno, per fortuna, non cade nella tentazione di fargli da padre, né tantomeno di allucinare un’improbabile storia d’amore con lei. Seppur distanti emotivamente e appartenenti a mondi diversi, i due si sostengono, si danno coraggio e, forse, troveranno la forza per guardare con maggiore ottimismo al futuro. Farina non cade nelle secche del sentimentalismo e il romanticismo evocato nel titolo è più che altro una suggestione che attraversa l’intera pellicola. Allegra, Benno e  Brigitte dialogano tra loro intervallando l’inglese, il francese e l’italiano e questa (originale?) scelta registica non penalizza la visione del film. Trinca (un po’ troppo sopra le righe) non regge il confronto con un Owen in stato di grazia. Jacob (sfiorita), in un ruolo un po’ troppo marginale, è pur sempre magica. Carpenzano, l’unico che sembra attraversato da una sana vitalità, con la sua entrata in campo regala alla vicenda una sferzata di energia. Accattivante la colonna sonora con brani dei Sex Pistols e di Janis Joplin, Vasco Rossi e Piero Ciampi.

Recensione pubblicata su Cinemaitalianoinfo

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