“Hans Werner Henze”: il doc di Nina Di Majo

Senatore giornalista

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“Hans Werner Henze: la musica, l’amicizia, il gioco” è il doc che la regista Nina Di Majo presenterà oggi alle ore 18.00 al Madre. Un omaggio appassionato quello della regista napoletana, già autrice degli apprezzati lungometraggi “Autunno” (1999), “Inverno” (2002) e di “Matrimoni e altri disastri” (2010). Il doc cade nel decennale della morte del decennale del prestigioso compositore, vissuto tra il 1926 e il 2012, trasferitosi nel 1953 sull’isola di Ischia, dove risiedette per gran parte della sua vita. Di Majo ha impaginato immagini di repertorio e materiali d’archivio dell’Istituto Luce e le ha mescolate con le creazioni più famose del musicista tedesco. Un viaggio non solo musicale ma anche il ritratto di un uomo costretto ad abbandonare la Germania per l’intolleranza nei confronti delle sue idee politiche e della sua omosessualità. Sull’isola verde diede vita ad alcune delle sue più importanti opere, in cui si ritrovano intrecciati gli stilemi classici e quelli più moderni del jazz e del rock. Tra le testimonianze raccolte nel doc, quelle di Ermanno Rea, Massimo Cacciari, Roland Baoer, Alessio Vlad, Nanà Cecchi, Pierluigi Pizzi, Ilaria Borletti Buitoni e Nuria Schoenberg Nono, oltre che attraverso il ricordo della poetessa, scrittrice e giornalista austriaca Ingeborg Bachmann, amica del compositore. Non mancano testimonianze dello stesso Henze  che, in più occasioni, dichiara il proprio amore verso il nostro Paese e la nostra cultura. L’evento, al quale sarà possibile accedere gratuitamente fino ad esaurimento posti, è realizzato in collaborazione con il Goethe-Institut di Napoli. La proiezione sarà seguita da un incontro a cui prenderanno parte, Titta Fiore, Paolo Valerio,  presidente Fondazione Genere Identità e Cultura. Modera l’incontro Maria Carmen Morese, direttrice del Goethe-Institut di Napoli. Interventi di Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee  e Kathryn Weir, direttrice artistica del museo Madre.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 7-4-2022