He got game di Spike Lee – USA – 1998 – Durata: 134’ – VM 14

2 Agosto 2022 | Di Ignazio Senatore
He got game  di Spike Lee – USA – 1998 – Durata: 134’ – VM 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Jake Shuttlesworth (Denzel Washington), ama la moglie Mary (Zelda Harris) ed è un papà premuroso. Appassionato di basket ed ex giocatore dilettante, vuole fare del figlioletto Jesus un campione. Il ragazzino però non regge la pressione, una sera si ribella, ne nasce un battibecco; Mary interviene in difesa di Jesus, Jake la scaraventa a terra, lei batte la testa e muore sul colpo. Condannato a vent’anni per uxoricidio Jake ottiene una licenza di una settimana, in libertà vigilata. Il suo compito? Tornare a tornare a Coney Island e convincere Jesus ((Ray Allen), stella nascente del basket americano, ad accettare una borsa di studio della Big State University, cara al governatore. Se porta a termine la missione otterrebbe uno sconto di pena. Ma il suo compito non è certamente facile; Jesus lo odia ed ha tagliato da anni i rapporti con lui. Riuscirà Jake a scaldargli il cuore ed a recuperare il rapporto con lui?
Spike Lee, non tradisce mai i suoi fan ed anche se in questa pellicola graffia e ringhia meno delle altre, non si astiene dal lanciare i suoi strali contro il business che ruota intorno ai giovani talenti neri dello sport. L’unica domanda, infatti, che Jesus si sente rivolgere per tutto il film è “Quale college hai scelto?” Chiunque glielo chiede, non lo fa in maniera disinteressata, e spera in un proprio tornaconto personale; il padre otterrebbe uno sconto di pena, il suo vecchio allenatore della scuola, la sua fidanzata, i manager sportivi sperano tutti di incassare la loro fetta di dollari. Jesus è lusingato da tanta attenzione, ma non è stupido e tiene i piedi per terra; c’è chi come Dom vuole regalargli un orologio di platino e diamanti ed un bolide fiammante, chi gli offre diecimila dollari per le spese correnti, chi gli fa intendere che lo protegge, tenendo a bada spacciatori ed imbroglioni. Jesus non ci casca e va dritto per la sua strada. Spike Lee lascia poco spazio agli incontri di basket, ma regala sul finale agli spettatori un’emozionante sfida, a suon di canestri, tra Jake e Jesus.

Per un approfondimento sul tema “Cinema e sport” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il campione recita”, edito da Absolutely Free.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi