I David parlano in napoletano

5 Aprile 2022 | Di Ignazio Senatore
I David parlano in napoletano
Senatore giornalista
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Si dice David di Donatello ma si legge Napoli. Anche quest’anno, infatti, a dominare la scena nazionale sono le pellicole firmate da registi partenopei. Dopo la delusione per non aver bissato l’Oscar vinto nel 2013 con “La grande bellezza”, Paolo Sorrentino si prende la rivincita collezionando ben 16 nomination con il suo “E’ stata la mano di Dio”. Lo tallona “Qui rido io “ di Mario Martone con 14 nomination e una spanna dietro “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo con 11. A ben vedere tutti e tre film non solo sono in gara per i David più importanti (miglior film, regia e sceneggiatura originale) e si sfidano in quasi tutte le altre categorie. Fatta eccezione per il ruolo di attrice protagonista, (Maria Nazionale per “Qui rido io”), in gara come miglior attore protagonista ecco Filippo Scotti di “E’stata la mano di Dio”, Silvio Orlando per “Ariaferma” e Toni Servillo per “Qui rido io”.. Ad affilare le armi per il miglior attore non protagonista Toni Servillo per il film di Sorrentino, Eduardo Scarpetta per quello di Martone e Fabrizio Ferracane per quello di Di Costanzo. Situazione analoga, per la migliore fotografia con Daria D’Antonio, nuora dello stesso Sorrentino, in corsa per “E’ stata la mano di Dio”, Renato Berta per “Qui rido io” e Luca Bigazzi per “Ariaferma”. Per la migliore scenografia gareggiano per il film di Sorrentino, Carmine Guarino, Iole Autero, Giancarlo Muselli, Carlo Rescigno; per quello di Martone, Laura Casalini e Francesco Fonda e per quello di Di Costanzo, Luca Servino e Susanna Abenavoli. Idem per il montaggio (Cristiano Travaglioli per il film ispirato a Maradona,,Jacopo Quadri, per quello dedicato a Scarpetta, e Carlotta Cristiani per il film del regista ischitano, in lizza anche come musica (Pasquale Scialò), suono (Xavier Lavorel, Pierre Collodin, Daniela Bassani), scenografia (Luca Servino, Susanna Abenavoli) e produttore (Carlo Cresto-Dina, Michela Pini e Rai Cinema). In gara come migliore attrice non protagonista Luisa Ranieri e Teresa Saponangelo per il film di Sorrentino, Cristiana Dell’Anna per quello di Martone (in corsa anche per scenografia (Laura Casalini, Francesco Fonda), costumi (Ursula Patzak), trucchi (Alessandro D’Anna), suono (Alessandro Palmerini, Silvia Moraes, Gianluca Gasparrini, Giancarlo Rutigliano) e Susy Del Giudice per “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini, film candidato anche come miglior acconciatura (Francesco Pegoretti), trucco (Maurizio Nardi), musica e canzone originale (Nicola Piovani) e costumi (Maurizio Millenotti). Per quest’ultima categoria in gara anche Vincenzo Mastrantonio (“E’ stata la mano di Dio”) e Alessandro D’Anna (“Qui rido io”). Tra i produttori battaglia tra Lorenzo Mieli e lo stesso Sorrentino per “E’ stata la mano di Dio” (film in nomination anche come miglior costumi (Mariano Tufano), trucco (Vincenzo Mastrantonio), suono (Emanuele Cecere, Francesco Sabez), effetti visivi (Rodolfo Migliari) e Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film e Rai Cinema, che hanno prodotto, invece, “Qui rido io”. Doppia nomination per Valia Santella, in qualità di co-sceneggiatrice di “Tre piani” di Nani Moretti e di “Ariaferma” e una per Massimo Gaudioso per “La scuola cattolica” di Stefano Mordini. A completare le nomination napoletane Gianluca Jodice in gara come miglior regista esordiente per “Il Cattivo poeta” e Gianfranco Pannone per il suo doc “Onde radicali”.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno 5-4-2022

 

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