Ignazio Senatore intervista Carlo Luglio: “Pino Mauro , “l’ultimo Fuorilegge”

23 Gennaio 2019 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Carlo Luglio: “Pino Mauro , “l’ultimo Fuorilegge”
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Ho voluto narrare la parabola di Pino Mauro, un artista che raggiunse l’apice del successo negli anni Ottanta e, dopo essere stato rinchiuso ingiustamente nel carcere dell’Ucciardone, nell’82, vide il mondo crollargli addosso e la carriera andare in frantumi.

Chi parla è Carlo Luglio, regista napoletano, autore assieme a Fabio Gargano, del docufilm “L’ultimo fuorilegge”, dedicato ad un artista che al fianco di Mario Merola, ha interpretato “O zappatore”, “O’ carcerato”, “O guappo” e le più famose sceneggiate napoletane.

Pino è stato assolto con formula piena, prosegue Luglio, ma fu arrestato per uno scambio di persona. A suo sfavore giocarono il suo atteggiamento guappesco, le sue amicizie con dei personaggi della malavita americana e le sue frequentazioni con i boss locali, conosciuti nel corso di cerimonie e matrimoni dove si esibiva. Dopo aver cantato negli anni Settanta, davanti a venticinquemila persone a New York al Madison Square Garden, a causa dell’ingiusta detenzione, fu bandito dalla Rai e da Mediaset. Oggi ad ottant’anni, con umiltà, si è rimboccato le maniche e sta provando a risalire nuovamente la china, da dove era partito; matrimoni e feste di piazze. Nel doc ho inserito una scena, tratto dal mio ultimo film “Ladri di cardellini” dove Pino canta mirabilmente Lu cardlillo”.

Una vita incredibile quella di Giuseppe Mauriello, in arte Pino Mauro. Nel 72’ era sul punto di interpretare Santino Corleone, ne “Il Padrino Parte II”, di Francis Ford Coppola, ruolo che fu poi assegnato a James Caan. “Anni dopo, continua Luglio, compone il brano “Tutt’edduje” ma non lo depositò alla SIAE e Nino D’Angelo lo registrò al posto suo, dichiarando di essere l’autore originale. La sua vicenda umana, conclude il regista, attirò sia l’attenzione di Guglielmo Zucconi che di Enzo Biagi, che gli dedicò una puntata de “Il Fatto”.

Nel doc “L’ultimo fuorilegge”, prodotto da Bronx Film di Gaetano Di Vaio, ho inserito alcuni dei suoi brani più famosi come “O’ motoscafo”, “La sfida”, “O fuorilegge”, ispirati ai fatti di cronaca nera, e alcune canzoni d’amore.”

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 23-1-2019

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