Il bacio della donna ragno (Kiss of the spider woman) di Hector Babenco – Brasile – 1985 – Durata 119’ – Durata 119’

12 Marzo 2021 | Di Ignazio Senatore

Luis Molina (William Hurt), omosessuale, condannato per violenza su un minorenne e Valentin (Raul Julia), detenuto politico e giornalista militante di sinistra, sono reclusi nella stessa cella di un carcere sudamericano a regime dittatoriale.

Luis ama raccontare a Valentin le trame dei film che lo avevano appassionato in passato, condendole con degli sdolcinati commenti personali, e Valentin lo ascolta, manifestando, in più occasioni, rabbia ed irritazione per quelle storie romantiche e melense che vedono come protagonisti donne fatali e tedeschi dipinti come eroi.

Le condizioni di salute di Valentin peggiorano sempre più, il vitto scarseggia e un’ennesima tortura da parte dei suoi aguzzini gli sarebbe fatale.

La direzione del carcere vuole a tutti i costi conoscere i nomi dei componenti del gruppo clandestino a cui appartiene e, in cambio della libertà, propone a Luis di carpire al compagno di cella qualche indizio.

Luis si è innamorato di Valentin e, fingendo di collaborare con la direzione del carcere, lo nutre, lo accudisce e si prende cura di lui. 

Valentin non tradisce i suoi compagni e allora il direttore del carcere (José Lewgoy), certo che Luis prenderà contatto con il gruppo di Valentin, gli concede egualmente la libertà.

Il finale non può essere che struggente e melanconico.

Babenco mette in scena il famoso romanzo di Manuel Puig e compone una pellicola arricchita con gli inserti in bianco e nero che mostrano la luminosa Sonia Braga nel ruolo dell’attrice protagonista.

Incapace di commentare l’orrore che gli è intorno e di prendere posizione contro un regime dittatoriale che ha privato gli individui della loro libertà, Luis, continua a parlare di frivolezze, di vestiti, di trucchi e finisce, inevitabilmente, per innamorarsi di Valentin, un uomo dotato di una straordinaria forza d’animo ma spezzato nel corpo e piegato fisicamente dalle torture.

Il clima che si respira nel film è senza speranza e la vicenda si chiude con Valentin che, in compagnia dell’amata Marta, corre felice sulla spiaggia e s’allontana con lei in barca.

Curiosità: il ruolo di Molina fu proposto a Burt Lancaster che rifiutò temendo di dare un colpo alla propria immagine di virilità. Oscar come migliore attore a William Hurt (1985) e Premio David (1986) come migliore attore straniero.

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