Il clan dei siciliani (Le clan des siciliens) di Henri Verneuil – Francia – 1969

24 Ottobre 2024 | Di Ignazio Senatore
Il clan dei siciliani (Le clan des siciliens) di Henri Verneuil – Francia – 1969
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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In carcere Roger Sartet (Alain Delon), pericoloso delinquente, pluriomicida, conosce l’ingegnere che ha messo a punto il sistema d’allarme di una preziosissima collezione di gioielli francesi esposti a Roma.

Dopo essere riuscito, in maniera rocambolesca, a fuggire dal blindato della polizia, propone all’anziano Vittorio Malanese (Jean Gabin), un siciliano che vive con la famiglia a Parigi e che dietro un’attività di facciata è a capo di un’organizzazione malavitosa, di rubare i preziosi.

Mentre l’ispettore Le Goff (Lino Ventura) continua a dare invano la caccia a Sartet, Malanese consulta Toni Nicosia (Amedeo Nazzari), un trafficate italo-americano, suo vecchio amico, che gli suggerisce di tentare il colpo a New York, dove i gioielli saranno esposti qualche settimana dopo.

La banda di Malanese s’impossessa dell’aereo che sta trasportando i gioielli in America, sequestra i piloti, e riesce a portare il colpo a buon fine, ma…

Con questo film tratto dal romanzo di Auguste Le Breton, Verneuil (I cannoni di San Sebastian, Il serpente, Gli scassinatori…) rinverdisce il prestigioso filone poliziesco che, a partire dagli anni Cinquanta, ha reso grande il polar francese, grazie alle pellicole dirette da Jean-Pierre Melville, Julien Duvivier e Jacques Deray.

Con maestria, il regista contrappone il dinamico e impetuoso Sartet, esponente della nuova generazione criminale, a quella del compassato ed esperto Malanese, fedele custode di una cultura malavitosa che non prevede né colpi di testa, né improvvisazioni.

Come prevedibile, in un film declinato tutto al maschile, sarà una donna che muterà il corso della storia e farà precipitare nel baratro i protagonisti della vicenda.

Il regista parigino punta su un cast d’eccezione; l’immenso Jean Gabin, per il ruolo del flemmatico e misurato Malanese, il divo Alain Delon, interprete di tanti flic-movie per quello dello spregiudicato e cinico Sartet e l’imperturbabile poliziotto Lino Ventura come contraltare ai due fuorilegge.

Magnetica la colonna sonora di Ennio Morricone.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

 

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