Il materiale emotivo di Sergio Castellitto – Italia – 2021 – Durata 98′

18 Novembre 2022 | Di Ignazio Senatore

Parigi. Vincenzo (Sergio Castellitto), libraio discreto, elegante e taciturno vive per la figlia Albertine (Matilda De Angelis), adolescente affetta da mutismo selettivo, inchiodata su una sedia a rotelle dopo un tentato suicidio, relegata a vivere al piano di sopra del negozio. Di lui si innamora Yolande (Bérénice Bejo), attrice esuberante e un po’ matta che sta provando uno spettacolo nel teatro di fronte alla piccola libreria. Il “cuore in inverno” di Vincenzo si scioglie ma….

Nel dirigere se stesso, Castellitto rispolvera la sceneggiatura di “Un drago a forma di nuvola” di Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola e lascia che la moglie Margaret Mazzantini modifichi (di quanto?) lo script originario. Castellitto dissemina questa favola sentimentale di guizzi, colpi di sorpresa, citazioni letterarie e frasi da ricordare: “Se non ci fosse il senso di colpa, non esisterebbero gli scrittori”, “Sa cose disse Flaubert sul letto di morte? Io morirò e quella stronza (Madame Bovary ndr) vivrà per sempre”, “Meglio essere un gran perdente che un vincente mediocre.”. Le scene ambientate nella libreria, girate negli studi di Cinecittà, danno però un tocco artificioso alla vicenda. Cameo di Clementino e Sandra Milo.

Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022

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