Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari – Italia – 2008 – Durata: 120’ – V.M 14

4 Febbraio 2023 | Di Ignazio Senatore

Bari. A Giorgio (Elio Germano), manca un solo esame per laurearsi in Giurisprudenza e coltiva il sogno di diventare magistrato. Una sera mentre è ad una festa con Giulia (Romina jr Carrisi)., la sua fidanzata, vede che un paio di brutti ceffi si avvicinano minacciosi a Francesco (Michele Riondino), un tipo svelto che fa magie con le carte. Senza conoscerlo, Giorgio prende le sue difese e lo aiuta a seminare gli assalitori. Giorgio,  tranquillo, metodico e borghese è affascinato dall’aria spavalda e misteriosa di Francesco che, dopo avergli insegnato qualche trucco del mestiere, fa coppia fissa con lui ai tavoli da poker delle bische clandestine. Francesco è un eccellente baro ed in poco tempo i due accumulano una fortuna. Giorgio trascura gli esami e Giulia e, dopo aver incontrato in una bisca Maria (Chiara Caselli), una ricca donna sposata, diventa il suo amante. Francesco è però stufo di quella vita di provincia e vuole tentare il grande colpo; fare il corriere di cocaina dalla Spagna in Italia. Giorgio lo segue ed i due a Barcellona conoscono Angelica (Maria de la Salud Jurado), una dolce e bellissima cameriera con la quale hanno una storia violenta e turbolenta. Francesco però è sempre troppo su di giri e, una sera, dopo essere uscita con Antonia (Valentina Lodovini)…

Dopo il controverso e riflessivo Orizzonte degli eventi, Vicari torna ad un cinema più febbricitante e traspone sullo schermo Il passato è una terra straniera, dall’omonimo romanzo di Gianrico Carofiglio. In questo pessimistico viaggio all’inferno, il regista mescola violenza e film di formazione, perdizione e redenzione e impagina una pulsante storia di un doppio. L’incontro con il luciferino Francesco, infatti, scatena le parti più rimosse e nascoste di Giorgio che, da tranquillo studente universitario diventa un imbroglione complice di un baro e da timido ed introverso, diventa lo specchio di Francesco, un ragazzo violento che non disdegna di stuprare le donne che incontra. Vicari fa grande uso di flashback e s’immerge con maestria nel sottobosco criminale di Bari. Più che confezionare un film che rimanda ai classici sul gioco d’azzardo ed i tavoli da poker, al regista reatino interessa descrivere il degrado di una società che, come recita il titolo, al mattino non ha più memoria degli scempi che compie il giorno precedente. Riondino e Germano, irresistibili, fanno a gara a superarsi.

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