Il ragazzo dal kimono d’oro di Fabrizio De Angelis – Italia – 1987 – Durata: 94’

4 Ottobre 2022 | Di Ignazio Senatore
Il ragazzo dal kimono d’oro di Fabrizio De Angelis – Italia – 1987 – Durata: 94’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Il sedicenne Anthony (Kim Rossi Stuart) decide di volare da Boston nelle Filippine per andare a trovare il padre, ex giornalista d’assalto, separato con Julia (Janet Agren) e trasferito a Manila da tre anni,  per aver attaccato una potente multinazionale. Non appena arriva in città, Anthony è derubato da una banda di ladruncoli e, raggiunto il padre, fa amicizia con Maria (Jannelle Barretto), una ragazzina, figlia di un negoziante, tiranneggiato da Quino (Enrico Torralba), un delinquente, esperto in karate. Mentre Quino è impegnato in un’esibizione di karate, Anthony, per gioco, lo deride. Quino lo insegue con la sua moto, ma Anthony è un campione di motocross e riesce a seminarlo. Per dargli una severa lezione, Quino, accompagnato dai suoi scagnozzi, irrompe a casa sua e lo massacra di botte. Kimura (Ken Watanabe), un tempo un grande maestro di karate,  ritiratosi in una foresta a vivere in meditazione come un eremita, soccorre Anthony e si prende cura di lui. Dopo aver appreso le  tecniche e i segreti del karate, Anthony sfida Quino a battersi contro di lui in torneo pubblico con in palio un grosso premio in dollari. Quino non è facile da battere ed Anthony sembra avere la peggio. E se riuscisse a sconfiggerlo con  il “colpo del drago”?

Film diretto da Fabrizio De Angelis (che si firma Larry Ludman)  che sbancò al botteghino e consacrò Kim Rossi Stuart, idolo delle teenagers del tempo. La trama è leggerina e, come prevedibile, mostra un ragazzino dal fisico atletico, fin troppo docile ed ingenuo che, dopo aver subito i soprusi perpetrati dall’infido e malvagio Quino, veste i panni dell’eroe e sale sul ring per sconfiggerlo. Fin troppo elementare la contrapposizione tra il cattivo Quino che, sorretto dalla sua gang, taglieggia i commercianti della zona ed il “buono” Anthony  (che si lancia tra le fiamme per salvare il fratellino di Maria rimasto intrappolato nell’incendio della casa e che generosamente regala a Maria i duemila dollari vinti al torneo). I dialoghi sono impalpabili e le riprese degli incontri, scolastici e a dir poco convenzionali. Il film s’impenna solo quando entra in campo il saggio maestro Kimura, che illumina (?) gli spettatori con le sue filosofiche riflessioni sull’arte di combattere. Il titolo fa riferimento al colore del kimono con il quale Anthony combatte nella decisiva sfida con Quino. Il film, che fa spudoratamente il verso a  Karate Kid di John G. Avildsen (1984) ebbe due sequel, il primo l’anno successivo con Kim Rossi Stuart, diretto da Fabrizio De Angelis, regista che nel 91’ girò il terzo episodio con Ron Williams protagonista. 

Per un approfondimento sul tema “Cinema e sport” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il campione recita”, edito da Absolutely Free.

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