Milano. Steph (Lorenzo Richelmy) è un famoso giovane DJ radiofonico. Come ogni sera, le solite telefonate in diretta e le richieste di brani musicali. In un’ultima telefonata, un uomo, che si fa chiamare Carlo (Sergio Castellitto), dichiara che è sul punto di suicidarsi e che ha con sé un carico di esplosivo che farà saltare in aria se lui non asseconderà le sue richieste musicali (Bach e Beethoven) e non solo. In radio giunge un tenente colonnello di polizia ((Anna Foglietta) per dirigere le operazioni e…
Quali sono i punti di forza di un thriller? Lo scontro tra due antagonisti che si battono perché l’uno prevalga sull’altro; un “buono” cerca di stanare il “cattivo“, metterlo alle strette e poi catturarlo; il “cattivo” di tendergli delle trappole di non farsi accalappiare. Non basta citare Bertrand Russell per salvare un film, quello dell’esordiente Giacomo Cimini, che, sin dall’inizio, non sta in piedi. Mancano, infatti, i duellanti e lo spettatore è costretto a vedere uno stanco Castellitto che impartisce ordini al passivo Steph e a tenere sotto scacco degli improbabili poliziotti. Finale da dimenticare.
Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre 2021
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