Il tè nel deserto di Bernardo Bertolucci – G.B – 1990 – Durata 138’

25 Dicembre 2024 | Di Ignazio Senatore

Anno 1947. Sposati da dieci anni, Port Moresby (John Malkovich) e Kit (Debra Winger), due artisti in cerca d’ispirazione, per dare nuova linfa al loro matrimonio e riaccendere una passione da troppo tempo sopita, decidono di lasciare da New York e partire per l’Africa con il loro amico George Tunner (Campbell Scott).

A Tangeri, Port si abbandona ad una notte d’amore con una prostituta indigena e rischia il linciaggio da parte dei protettori della donna, mentre Kit ospita in camera sua Tunner.

Port e Kit continuano il loro viaggio verso il deserto del Sahara, funestato da disagi e imprevisti, e in una delle loro tappe incontrano Mrs. Lyle (Jill Bennett), scrittrice di viaggi e il figlio Eric (Timothy Spall), due personaggi alquanto pittoreschi.

Port si sbarazza di Tunner e prosegue il viaggio con Kit, ma si ammala di febbre tifoidea. Dopo mille difficoltà Kit riesce a trasportare Port in un disadorno e spoglio forte semi-abbandonato francese della Legione straniera. sprovvisto di assistenza sanitaria.

Port muore dopo una straziante agonia e Kit seguirà una carovana di tuareg in marcia nel deserto nella quale è presente il giovane beduino Belgassim che la impone al suo harem…..

Bertolucci (Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Novecento, La tragedia di un uomo ridicolo, L’ultimo imperatore, Io ballo da sola, L’assedio, The dreamers – I sognatori, Io e te….) traspone sul grande schermo l’omonimo romanzo di Paul Bowles e non delude i suoi fan.

Il film, inondato dalla magica fotografia di Vittorio Storaro, narra il tormentato e devastante viaggio interiore dei due protagonisti, alla vana ricerca di se stessi.

Il regista parmense dona alla pellicola un tocco di struggente melanconia e, per tutto il film, mostra Port e Kit che si annusano, si cercano e provano a rinsaldare un amore diventato ormai solo un pallido ricordo. Il deserto diventa il luogo dove i due protagonisti proveranno a rimettere in piedi il loro matrimonio andato in frantumi, si tufferanno in avventure erotiche dal sapore esotico ma alla fine, come dannati, finiranno per perdere se stessi.

Spettacolari i deserti silenziosi e solitari che fanno da contrasto ai tormenti interiori e alle inquietudini di Port e di Kit. Cameo di Nicoletta Braschi.

Musiche di Ryuici Sakamoto e Richard Horowitz. Da antologia la frase che Kit rivolge a Tunner:

Noi non siamo turisti, siamo viaggiatori. Un turista è quello che pensa al ritorno a casa fin dal momento che arriva, laddove un viaggiatore può anche non tornare affatto.”

 

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi