Il barone siciliano Vincenzo Niscemi (Vittorio Caprioli), per difendere l’onore, dopo aver ammazzato la moglie che l’aveva tradito, scontata una condanna a cinque anni di carcere, impalma la giovane e bella Carmela Paternò (Edwige Fenech).
Tonino (Roberto Cenci), figlio del barone, già in crisi vocazionale, rientra dal seminario per trascorre un periodo di vacanza in famiglia. Tonino è turbato dalla presenza dell’affascinante sposina che, assetata di sesso, ogni sera vuole fare l’amore con l’attempato marito che, data l’età, non riesce sempre a soddisfarla.
In casa è presente anche Don Salvatore (Lionel Stander), papà di Vincenzo, un vecchio satiro, assiduo frequentatore di Lola (Anna Maria Pescatori), una procace e volgare prostituta.
Don Salvatore, intuisce i fremiti che assalgono il nipote e chiede a Lola di svezzarlo al sesso. Ma lui ha occhi solo per Carmela che, intanto, si diverte a stuzzicarlo. Sul letto di morte, Don Salvatore chiede a Carmela di concedersi al nipote e iniziarlo ai piaceri del sesso. Tonino, getta alle ortiche la tunica e rinuncia per sempre al seminario.
Dallamano (Venere in pelliccia, La fine dell’innocenza…) gira a Noto e impagina una commedia prevedibile, che mette in campo il solito adolescente, in odor di incenso e santini, che alla vista di una donna avvenente e sensuale come la matrigna, dopo mille tentennamenti, si converte alla vita laica e godereccia.
L’ambientazione è quella classica siciliana e Caprioli si cala alla perfezione nel ruolo di un barone che, in passato, ha difeso il suo onore e che, per tenere alto il prestigio del casato, si fa spedire dalla Svizzera un preparato, il Vigor, che dovrebbe aiutarlo a soddisfare le insistenti richieste della giovane e sensuale mogliettina.
La Fenech è maliziosa quanto mai, ma a rubare la scena è Lionel Stander, nei panni dell’insaziabile erotomane.
L’attore newyorkese aveva già esordito nel filone l’anno precedente con Il tuo piacere è mio di Claudio Racca, proseguirà, tra gli altri, con La novizia di Pier Giorgio Ferretti (1975). Roberto Cenci, all’esordio nelle commedie sexy, interpreterà l’anno successivo Il vizio di famiglia di Mariano Laurenti, al fianco della Fenech.
Per la regia di Mauro Ivaldi compare poi ne L’amica di mia madre con la Fenech e Barbara Bouchet ed è diretto dallo stesso regista nel ’76 in Ecco lingua d’argento al fianco di Carmen Villani.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024
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