Ignazio Senatore intervista Daniele Luchetti, regista della terza serie de l’Amica geniale

6 Febbraio 2022 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Daniele Luchetti, regista della terza serie de l’Amica geniale
Ignazio Senatore Intervista...
0

Andrà in onda stasera, alle ore 21.25, su Rai Uno “Storia di chi fugge e di chi resta”, prime due puntate delle otto, della terza Stagione de “L’Amica Geniale” serie nata dalla quadrilogia di Elena Ferrante, edita da E/O, diretta da Daniele Luchetti, regista romano, autore di film cult come “Il portaborse”, “La scuola”, “Mio fratello è figlio unico” e “La nostra vita”.

L’Amica geniale era uno di quei prodotti che avrei voluto girare dall’inizio. Infatti, quando uscì la tetralogia, ero così appassionato che andai alla casa editrice e, proponendomi, dissi loro che se avessero pensato a una serie, sarei stato felice di dirigerla. Poi la serie prese altre strade.“

Ha visto le due precedenti dirette da Saverio Costanzo?

Si. A Saverio mandavo continuamente dei messaggi per chiedergli come aveva girato una scena. In questa terza serie sono entrato in corsa, quando molte cose erano state già decise, dal cast alla sceneggiatura, e si potrebbe pensare che, come regista, avrei avuto poco spazio per poter manovrare, ma non è mai così. E’ un po’ quando dirigi un’opera lirica o un testo teatrale. Molte cose sono stabilite, ma lo spazio che hai è immenso. Puoi anche rovinarla o inventarla e farle fare un passo nella direzione giusta. Sicuramente, quello che ho cercato di fare è stato quello di non imitare lo stile di Saverio, che è il suo.

L’impatto con le giovani protagoniste Margherita Mazzucco e Gaia Girace?

Mi sono approcciato a loro con molta cautela perché sono ragazze giovanissime e hanno delle fragilità e dei punti di forza. Ho cercato di creare fiducia e ho fatto in modo che si adattassero al mio metodo di lavoro, che è molto libero. Ho cercato di farle salire a bordo di questa avventura.”

In questa terza stagione si affrontano maggiormente i temi politici

Si, riflette in maniera molto fedele il romanzo e attraversa gli anni tra il ’68 e il 75’ circa e racconta le stagioni della contestazione e della trasformazione di costume viste però da un punto di vista molto domestico e familiare.”

Ha conosciuto Elena Ferrante o intuito chi possa essere? Un uomo, una donna?

No, molta curiosità, ma zero indizi. Sinceramente, sono contento di non saperlo, perché altrimenti vuoterei il sacco alla prima persona che me lo chiede. Non ho la più pallida idea, ma penso sia una donna per la sua scrittura al femminile. Ci siamo scritti più volte, quasi ogni settimana, anche perché, in accordo con lei, pur rimanendo fedele al romanzo, ho aggiunto delle piccole cose che potessero arricchire la narrazione e chiarire i sentimenti dei personaggi.

Dove ha girato la serie?

A Napoli, in Piazza del Gesù, sul lungomare, a Piazza Dante e ai Bagni Elena. E poi a Caserta, a San Giovanni a Teduccio e una scena a Santa Maria Capua Vetere, di notte, facendola passare per una girata a Milano.

Dirigerà anche l’ultimo capitolo?

No, perché sto lavorando a quei progetti che avevo accantonato per dirigere questa serie.

Circola già il nome di chi dirigerà la quarta serie?

Sinceramente, non so.”

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi