La duchessa di Saul Dibb – USA – 2008

Lady Georgiana Spencer (Keira Knightley) giovane aristocratica, a soli diciassette anni sposa  William Cavendish (Ralph Fiennes) duca del Devonshire. Elegante, affascinante e sensuale diviene ben presto una delle donne più ammirate della nobiltà londinese ma il suo cuore triste ed infelice gocciola giorno dopo giorno; non solo il marito la tradisce impunemente con altre donne ma le rinfaccia aspramente di non essere in grado di regalarle un erede maschio. Impotente e frustrata, Georgiana ingoia un’umiliazione dietro l’altra e finisce, passivamente, per accettare la presenza in casa di Lady Elizabeth Foster (Hayley Atwell), amante del marito e dei figli di lei, avuti da un precedente matrimonio. L’incontro con il conte Charles Grey (Dominic Cooper) progressista attivamente impegnato in politica, le scalderà un po’ il cuore e le ridonerà entusiasmo e voglia di vivere. 

Il regista ambienta la vicenda nell’Inghilterra del XVIII° secolo e prova a dipingere l’anticonformista Lady Georgiana come una proto-femminista anti-litteram, ferita e rassegnata, amante del gioco d’azzardo e della moda, che sacrifica se stessa per amore dei figli per restare al fianco del cinico, insensibile e gelido marito. Dibb sforna l’ennesimo film in costume freddo, calligrafico e manierato, privo di sussulti e di passioni. Fatti salvi i bellissimi costumi e l’ottima fotografia, l’unica luce di cui gode il film è legata alle fugaci apparizioni di una fulgente Charlotte Rampling. Tratto dalla biografia firmata da Amanda Foreman.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 159 – Settembre – Ottobre 2009