La fabbrica dell’orrore di Ted Hooker – GB – 1971 – Durata 91’ – V.M 14

29 Settembre 2024 | Di Ignazio Senatore
La fabbrica dell’orrore di Ted Hooker – GB – 1971 – Durata 91’ – V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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John Davies (James Bolam), mercante d’arte, allestisce una mostra di quadri, ma il vero pezzo forte è una scultura di Victor Clare (Mike Raven), artista che vive in una villa isolata e che non mostra  a nessuno quello che sta creando.

Con la complicità di Michael (Ronald Lacey), figlio dell’artista e in compagnia della moglie Milie (Mary Maude) e di Jane (Beth Morris), consorte di Michael, John lo va a trovare. Victor ha la fama di essere un despota, collerico ed egocentrico e vive in compagnia della moglie Dorothy (Betty Alberge), ormai uscita di senno, e della modella Marcia (Judy Matheson).

Dopo aver provato, invano, a ritrarre Jane, Victor, rapito dalla bellezza di Millie, decide a tutti costi di immortalarla in una scultura bronzea. Jane e Michael, intanto, muoiono in circostanze misteriose, Dorothy si suicida e Marzia è sfigurata in volto con dell’acido. Millie, intanto, cede alle lusinghe di Victor, ormai pronto per la sua scultura….

Horror che mette in campo il solito artista folle che, ossessionato dall’idea di immortalare la bellezza femminile, condannata a sfiorire nel tempo, usa i corpi delle modelle per trasformarli, a mo’ di stampo, in una scultura bronzea.

A fargli da cornice un figlio perennemente ubriaco, una moglie impazzita, che non si separa mai dalle sue adorate bambole, il solito mercante d’arte, disposto a tutto pur di guadagnare una fortuna e un paio di donne attratte dal fascino tenebroso dell’artista.

Per rendere più appetitosa la vicenda, il regista, all’esordio (e alla sua unica regia), inserisce qualche tocco in salsa fantasy e una leggenda orientale che dona a un kimono dei poteri magici.

Hooker non punta né al grand guignol, né allo splatter e la trasformazione dei corpi femminili in sculture è lasciata praticamente fuori campo.

I quadri sono interessanti e la scultura in bronzo che compare nelle prime scene, è un piccolo capolavoro.

Raven prova, con scarsi risultati, a dare un tocco luciferino al personaggio ma le vere protagoniste della vicenda sono la maliziosa Marzia, la timida e candida Millie e la svampita Dorothy.

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