LA FORESTA PIETRIFICATA (THE PETRIFIED FOREST) di Archie Mayo – USA – 1936 – Durata 83’ – B/N

4 Aprile 2020 | Di Ignazio Senatore
LA FORESTA PIETRIFICATA (THE PETRIFIED FOREST) di Archie Mayo – USA – 1936 – Durata 83’ – B/N
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Alan Squier (Leslie Howard), un modesto scrittore, autore di un romanzo che aveva venduto qualche copia, giunge in una stazione di rifornimento in mezzo al deserto dell’Arizona, gestito da Gabby Maple (Bette Davis) e da Gramp (Charley Grapewin), un simpatico nonnetto. Gabby è attratta da questo uomo garbato e silenzioso, abbandonato dalla moglie ricca che, dopo aver scoperto che non aveva talento, lo aveva piantato per un pittore brasiliano. Bozze (Dick Foran), un muscoloso operaio, fa la corte a Gabby, ma lei, cuore sensibile, ama la poesia e s’invaghisce di Alan. Nella stazione sopraggiungono Duke Mantee (Humphrey Bogart), un temibile gangster e gli altri componenti della banda, inseguiti dalla polizia…

Melodramma spoglio, girato all’interno della misera stazione dell’Arizona, con al centro l’ambigua figura di Alan, uno scrittore alla vana ricerca di se stesso. L’incontro con Gabby risveglierà in lui la voglia di vivere, ma purtroppo è solo un fuoco fatuo. I dialoghi nella prima parte sono un po’ leziosi ma cambiano di colpo con l’entrata in campo di Duke, che veste i panni del feroce bandito. Relegato sullo sfondo la love-story tra Gabby a Alan, il film si trasforma in una sorta di moderno western, dove, come prevedibile, alla fine, ad avere la peggio sarà il cattivo di turno. Dall’opera teatrale di Robert E. Sherwood.

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