La leggenda di Bagger Vance (The legend of Bagger Vance) di Robert Redford – USA – 2000 – Durata: 126’

8 Agosto 2022 | Di Ignazio Senatore

Il signor  Invergordon ama il golf al punto da costruire a Savannah un bellissimo campo da golf. Alla sua morte, degli speculatori senza scrupoli, vogliono comprarlo per quattro spiccioli ma sua figlia Adele (Charlize Theron), è un osso duro e per dare loro scacco matto, decide di organizzare una sfida tra i due più famosi campioni di golf del momento; Bobby Jones (Joel Fretsch) e Walter Egan (Bruce McGill). Ma gli speculatori non mollano, organizzano un’assemblea in città e pongono come condizione per l’autorizzazione all’evento che partecipi un giocatore che rappresenti Savannah. Il piccolo Hardy (J. Michael Moncrief) si propone di convincere  Rannulph Junuh (Matt Damon), ex astro nascente del golf che, dopo essere tornato dalla guerra, invece di tornare tra le braccia della bella moglie Adele, da dieci anni, si è chiuso in un suo impenetrabile mondo e trascorre le giornate in compagnia di una bottiglia. Rannulph recalcitra, non offre spiragli, ma una notte, un misterioso e sornione individuo di colore, di nome Bagger Vance (Charlize Theron), sbucato dal nulla, gli comunica che, per cinque dollari, è disposto a fargli da caddy. Rannulph accetta ma nella prima giornata del torneo è già dietro di dodici buche. Nessun abitante di Savannah crede in una sua possibile rimonta ma la gara termina l’indomani…

Redford, regista sensibile, amante di narrazioni garbate e sussurrate, dirige (forse) il suo capolavoro e regala allo spettatore una storia di formazione che va ben oltre il gioco del golf. Il file rouge che lega la vicenda è infatti la ricerca dello “swing”, di quell’equilibrio interiore che permette ai giocatori di golf (e non) di affrontare ogni prova con serenità ed equilibrio. Ad aiutarlo a ritrovare se stesso, con le sue sagge ed acute riflessioni, sarà un caddy, originale e fuori dagli schemi, che snocciolerà allo smarrito e spaesato Rannulph le sue filosofiche riflessioni sul golf. Il regista apre la vicenda mostrando il vivace e vulcanico Hardy ormai invecchiato, interpretato da Jack Lemmon, che con la sua voce off, commenta, di tanto in tanto, lo sviluppo della storia e dipana la vicenda con un lungo flashback. Matt Damon e Charlize Theron sono deliziosi, ma Will Smith è di una spanna su tutti.

Per un approfondimento sul tema “Cinema e sport” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il campione recita”, edito da Absolutely Free.

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