La lettrice (La lectrice) di Michel Deville – 1988

4 Novembre 2024 | Di Ignazio Senatore
La lettrice (La lectrice) di Michel Deville – 1988
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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La giovane e anticonformista Constance (Miou-Miou) ha una voce da usignolo e, per sbarcare il lunario, decide di rivolgersi ad un’agenzia e pubblica un’inserzione nella quale si propone come lettrice a domicilio.

Philippe, il fidanzato (Ruché), che lavora in una libreria, le consiglia di proporre agli eventuali clienti come prima lettura un testo facile: La mano di Guy de Maupassant.

La prima a contattare Constance è la madre di Eric (Régis Royer), un adolescente handicappato, inchiodato su una sedia a rotelle.

 

Poi è la volta di una battagliera e bizzarra signora ungherese (María Casares), soprannominata “la generalessa”, che ama ascoltare dalla sua voce i classici della letteratura russa e poi di Coralie (Charlotte Farran), una bambina di sei anni con una madre che non ha tempo di occuparsi di lei.

Tra i clienti, un magistrato (Pierre Dux) sporcaccione che la convoca solo per farle leggere qualche passo un po’ osè del marchese De Sade e, soprattutto, un ingegnere (Simon Eine), follemente innamorato di lei.

Delizioso gioiellino, venato da un elegante e sottile erotismo, passato fin troppo sotto silenzio, che regge tutto sulla freschezza e la simpatia di Miou-Miou, che con la sua interpretazione riesce a dare un tocco assolutamente originale all’irresistibile e sognante protagonista.

Il regista (Il ladro della Gioconda, Il montone infuriato, Un dolce viaggio…) lascia che, per gran parte del film, a tenere banco siano le deliziose letture con le quali Constance allieta i clienti.

I brani che sceglie o che gli stessi clienti le propongono da leggere sono svariati e lei, con voce ferma e decisa, declama delle poesie da I fiori del male di Baudelaire o dei brani de L’amante di Duras, dei passi da Guerra e pace o da Alice nel paese delle meraviglie.

Naturalmente s’imbatterà in personaggi variopinti, specie quelli maschili, interessati, in verità, più alle sue grazie che alle sue letture.

Con disinvoltura Constance sa cavarsela anche nelle situazioni più delicate e con il passare del tempo diventerà una vera e propria lettrice. Non mancano, infine, altri bizzarri personaggi come la cameriera della “generalessa”, tormentata da strane pustole del corpo e che, a suo dire, sono dei nidi di ragni.

Tratto dai romanzi La lectrice e Un fantasme de Belle B. et autres récits di Raymond Jean.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

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