Francia, 1572. La Francia è insanguinata dalle lotte tra cattolici e protestanti.
Il sovrano è Carlo IX (Jean-Hugues Anglade), ma chi decide le sorti del regno è la madre Caterina de’ Medici (Virna Lisi), cattolica che, strategicamente, per far credere ad una pacificazione con i protestanti, impone il matrimonio della figlia Margherita di Valois, detta Margot (Isabelle Adjani) con Enrico di Navarra (Daniel Auteuil), il cugino protestante.
Margot, spirito libero e ribelle, ama Guisa (Miguel Bosé) ma sa che non può sottrarsi alla ragion di Stato.
A rendere ancora più incerto il clima le pressioni che deve subire il re da Coligny (Jean-Claude Brialy), l’ammiraglio protestante, e da Enrico, duca di Angiò (Pascal Greggory) e François (Julien Rassam), duca di Alencon, i suoi fratelli minori che aspirano al trono.
I protestanti non si fidano di Caterina e, a difesa di Enrico di Navarra per il suo matrimonio giungono a Parigi duemila protestanti.
Margot è uno spirito libero e la notte delle nozze, il 18 agosto, in maschera, ha un rapporto amoroso in strada con il giovane La Môle (Vincent Pérez), un protestante arrivato in città per il matrimonio.
Carlo IX è sempre più inquieto e allora Caterina, dopo aver ordinato ad un sicario di uccidere Coligny, la notte di San Bartolomeo, il 23 agosto, arma i suoi soldati che sterminano i protestanti giunti in città.
La Môle scampa fortunatamente alla furia dei cattolici ed è messo in salvo da Margot. Enrico teme sempre più che la furia di Caterina e dei suoi figli si abbatta su di lui e, consigliato da Margot, abiura e diventa cattolico.
Intanto La Môle va ad Amsterdam a organizzare le forze protestanti. Caterina non si dà per vinta, trama per uccidere Enrico e dona a Charlotte de Sauve (Asia Argento), amante di Enrico, un rossetto avvelenato.
Margot intuisce il tranello e salva il marito, impedendogli di baciare la donna che, non appena cosparge le labbra con il cosmetico, muore all’istante.
Non paga, Caterina fa avvelenare le pagine di un libro che invece di giungere a Enrico, finisce nelle mani di Carlo IX, che muore poi, dopo atroci sofferenze. Enrico fugge in Navarra e Margot…
Chéreau s’ispira al romanzo La Reine Margot di Alexandre Dumas Padre, già portato sullo schermo nel ’54 da Jean Dréville, con la sceneggiatura di Abel Gance, e sposa il kolossal con delle scene impreziosite dai bellissimi costumi di Moidele Bickel, dalla sontuosa scenografia di Richard Peduzzi e Olivier Radot e dall’avvolgente fotografia di Philippe Rousselot.
Sin dalle prime battute si intuisce che a dominare la scena sono due donne volitive e dal carattere forte.
Da un lato la perfida Caterina de’ Medici che, per consolidare il regno, non si fa scrupolo di eliminare ad uno ad uno i suoi nemici; dall’altro Margot, creatura indomita e selvaggia che, dopo aver respinto il marito, lo protegge dalla furia distruttiva dei propri familiari.
Al loro confronto, sia Carlo IX che Enrico di Navarra appaiono come due creature fragili, privi di forza di carattere e incapaci di mutare il corso degli eventi. Chéreau punta il dito sull’efferatezza dei tempi, sulle lotte intestine e fratricide messe in atto per accaparrarsi il potere e descrive la Corte come un luogo di congiure, di dissolutezza morale dove la stessa Margot non si era sottratta a dei rapporti incestuosi con i fratelli.
Non mancano i nei e il film, per l’eccessiva durata, avrebbe meritato un bel taglio in fase di montaggio. Il cast è però ben oleato e tra gli interpreti spiccano Anglade (bravissimo nel dare un tocco febbricitante al suo personaggio), una passionale e tumultuosa Adjani e un Auteuil che dona alla figura di Enrico un magnifico senso di smarrimento).
Virna Lisi, gelida e inflessibile, premiata a Cannes come miglior attrice e Premio della Giuria a Chéreau. Pioggia di premi ai César. Censurate nella versione italiana alcune scene di sesso (tra l’Adjani e Perez) e di violenza.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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