La sanguisuga conduce la danza di Alfredo Rizzo – 1975

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Il conte Richard Marnac (Giacomo Rossi Stuart) si strugge da quando la moglie Catherine è scomparsa in circostanze misteriose. Una sera va a teatro e dopo aver scoperto che un’attrice, Evelyn, è simile come una goccia d’acqua all’amata, invita la compagnia nel proprio castello. Al loro arrivo Sibyll (Femi Benussi), la perfida governante del conte e sua ex amante, s’ingelosisce. Dopo una serie di morti misteriose, si scopre che la donna, follemente innamorata di Richard, aveva segregato sua moglie in una cripta del castello. Catherine, una donna affetta da disturbi mentali e già ricoverata in precedenza in manicomio, aveva compiuto i delitti sotto l’influsso della malefica governante.

Rizzo mescola un po’ i generi e infarcisce la trama con alcune sequenze erotiche dove le giovani attrici della compagnia sono costrette, a turno, a spogliarsi e ad amoreggiare tra loro. Per arricchire gli elementi tipici dell’horror il regista inserisce una vecchia maledizione che pesa sull’antico casato: il nonno e il padre del conte Marnac, dopo aver scoperto i tradimenti delle loro moglie, si erano suicidati lanciandosi dalla torre del castello. Nonostante gli sforzi del regista la noia ti assale più del terrore e la pellicola non lascia traccia nella mente dello spettatore. La povera Chatherine è una figura di sfondo che compare solo nelle ultime sequenze e la sua pazzia è solo vagamente accennata. Giacomo Rossi Stuart (papà di Kim) e Femi Benussi meritano una piccola citazione.