La segretaria privata di mio padre di Mariano Laurenti – Italia – 1976 – Durata 100’ – V.M 14

29 Luglio 2024 | Di Ignazio Senatore
La segretaria privata di mio padre di Mariano Laurenti – Italia – 1976 – Durata 100’ – V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Il commendatore Armando Ponziani (Renzo Montagnani) è proprietario di una fiorente industria chimica.

Ersilia (Giuliana Calandra), la moglie, sua ex segretaria, gelosissima, conoscendo il suo vizietto di correre dietro le sottane, gli impone in azienda delle dipendenti a dir poco sgraziate e bruttine.

Ciononostante, Ponziani, l’impenitente Armando, s’incontra, in gran segreto, con Ingrid (Anita Strindberg), l’amante svedese.

A seguito di un incidente stradale, Armando e Ersilia, ingessati, sono costretti a letto nella loro villa sul lago di Como. Mangozzi (Aldo Massasso), un dipendente, consiglia al commendatore di assumere come segretaria Luisa (Maria Rosaria Omaggio), la sua fidanzata.

Come prevedibile, Armando non le stacca gli occhi di dosso e prova a sedurla. Ma lei ha attirato anche le attenzioni di Franco (Stefano Patrizi), il figlio del commendatore, che le fa una corte spietata. Ersilia intuisce che in casa c’è un’aria fin troppo frizzantina e, certa che la nuova segretaria possa essere attraente, insiste nel conoscerla.

Armando, su suggerimento di Giuseppe (Enzo Cannavale), fido segretario, le fa credere che Luisa sia Oscar (Alvaro Vitali), un amico, travestito da donna. Sul finale, Luisa sposerà Franco, Oscar, divenuto l’amante di Ersilia, è assunto come il suo autista privato, e Armando si ritrova tra le braccia di Ingrid, che ha preso il posto di Luisa come segretaria.

Laurenti cerca di sfruttare il successo di Maria Rosaria Omaggio, nota al tempo per le sue apparizioni televisive, e alla prima e unica esperienza come attrice di commedie sexy. L’attrice romana non ha certo il fascino delle altre attrici che hanno reso famoso il genere e, abbandonato il filone erotico, comparirà, infatti, poi solo in qualche sbiadita commedia.

Il regista s’ispira vagamente a La segretaria privata di Goffredo Alessandrini (1931) con Elsa Merlini, Sergio Tofano e Nino Besozzi e, senza un pizzico di originalità, ripropone la classica pochade dove un ricco industriale prova, invano, a sedurre l’avvenente segretaria che, come da copione, finisce tra le braccia di un bel giovanotto; la moglie, anche lei, spirito irrequieto, gli rende la pariglia, tradendolo a sua volta, con amante improponibile.

Laurenti, come sempre più che a spogliare le attrici, punta alla commedia degli equivoci e, propone una girandola di colpi di scena che strappa qualche sorriso. Su tutti l’entrata in campo di Vitali travestito da donna.

Renzo Montagnani replica se stesso e Stefano Patrizi, reduce da Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti (1974) e da Cassandra Crossing di George Pan Cosmatos (1976), ricompare poi Moglieamante, un’altra commedia sexy di Marco Vicario (1977), al fianco di Laura Antonelli.

Giuliana Calandra, che deve il suo esordio al cinema con La calandria di Pasquale Festa Campanile (1972), al fianco di Lando Buzzanca e Barbara Bouchet, lo stesso anno è diretta da Laurenti ne L’affittacamere.

Enzo Cannavale, nei panni di Giuseppe, cameriere tutto fare, dona alla commedia un pizzico di brio, tenendo spago al suo padrone e cavandolo dagli impicci in diverse situazioni.

Mentre gli altri personaggi della commedia si consoleranno tra le braccia di qualcuno, sarà l’unico a restare a bocca asciutta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024

 

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