Valerio (Antonio Folletto), un trentenne, incapace di tenere a bada i propri aspetti distruttivi e Carla (Catherine Spaak), un’ex magistrato settantacinquenne, con i primi sintomi di Alzheimer. Tra i due nasce una genuina e sincera amicizia che li spingerà ad essere complici e a guardarsi dentro. Un misterioso evento del passato sembra legare Carla ad Anneke (Veruschka von Lehndorff), amica tedesca di Valerio. Il talentuoso Enrico Iannaccone, già vincitore nel 2013 di un David di Donatello e di un Globo d’oro con il corto “L’esecuzione”, dopo aver raccolto all’esordio unanimi consensi con “La buona uscita”, in questo film spezzetta la storia con delle sequenze brevi e sincopate e priva volutamente lo spettatore dei tradizionali appoggi narrativi, spingendolo a legare gli invisibili passaggi della storia. Il film è ambientato in un Cilento magico e sospeso, che funge da contrasto ad una Napoli volutamente caotica, simbolo dell’angoscia che regna nella mente del giovane protagonista. Nel cast Carla Signoris.
Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre 2021
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