Il genere cinematografico d’avventura

14 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Il genere cinematografico d’avventura
Senatore giornalista
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“L’Avventura è l’avventura: eclissi e trasformazione di un genere in discussione” 

“Amo il cinema che non mi lascia in pace” affermava proditoriamente Erri De Luca. Nessuna altra definizione del cinema chiarisce meglio il rapporto personale che ho con il cinema. Forse anche in ragione del mio essere psichiatra, ho sempre prediletto i film che prediligevano lo scavo psicologico dei protagonisti. Credo di non essere mai andato al cinema a vedere un film d’avventura ed a memoria non me ne ricordo quasi nessuno. Confesso, a riguardo, un mio totale disinteresse per il genere forse perché, sbagliando, ho sempre creduto che, in qualche modo, fossero tutti, indistintamente  dei “film d’avventura”. Non è forse un’avventura magica e misteriosa quella che ti propone il cinema con le sue infinite storie? Nel suo “L’infinito viaggiare”, Claudio Magris cita Novalis e riporta uno scambio tra due personaggi. “Dove siete diretti?”. “Sempre verso casa”. Per me il cinema è sempre un ritorno a casa, un ritorno all’inconscio. Più avventuroso di così?

Segno Cinema – N. 173 Gennaio – Febbraio 2012

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