Le inibizioni del dottor Gaudenzi, vedovo, col complesso della buonanima di Giovanni Grimaldi (1971)

23 Giugno 2024 | Di Ignazio Senatore
Le inibizioni del dottor Gaudenzi, vedovo, col complesso della buonanima di Giovanni Grimaldi (1971)
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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La vita di Luisa (Marisa Fabbri) è ormai agli sgoccioli. Al capezzale gli amici, i parenti, un cardinale e il marito, il dottor Francesco Gaudenzi (Carlo Giuffrè), affranto e spezzato dal dolore.

Prima di esalare l’ultimo respiro, Marisa, figlia di un ricco industriale, minaccia il marito che se la tradirà, lo tormenterà dall’Aldilà e gli impone di giurare fedeltà eterna. Francesco, costernato dal dolore e inibito dalla presenza del cardinale, acconsente, ma un attimo dopo comprende di aver commesso un fatale errore.

Abbandonata Roma, ritorna a Catania, sua città natale, e si stabilisce nella sede siciliana dell’azienda di sua proprietà. Ben presto, scopre che ogni qual volta è attratto da una donna, è vittima di qualche strano incidente. Sempre più teso e preoccupato, si reca dal professor Viscardi (Paolo Carlini) che lo visita e gli diagnostica che è ossessionato dal “complesso della buonanima”.

Secondo il luminare, deve convincersi che le preoccupazioni relative al giuramento, sono solo frutto di suggestioni e, finché, non la smetterà di credere al malocchio, se va a letto con una donna, farà cilecca. Le tentazioni non mancano; Lidia, la sua segretaria, è una sventola e, la sera stessa, invitato a una festa organizzata in suo onore, è oggetto di desiderio delle assatanate mogli dei dipendenti, e in special modo di Laura (Francoise Prevost), che a turno, provano a sedurlo.

Incapace di contenere le sue voglie, ingaggia una prostituta ma, giunto in casa, inizia a starnutire così ininterrottamente, che è costretto a rimandare la notte d’amore. L’avvenente segretaria gli dà le vertigini e, allora, Gaudenzi chiede a Serpieri (Caro Sposito), fido collaboratore, di sostituirla con una bruttina e poco affascinante.

Non pago, impone alle dipendenti giovani e carine, di indossare un camicione monacale. Dopo l’ennesima crisi, il dottor Viscardi decide di ridurgli la sua carica virile e gli prescrive una cura a base di ormoni femminili.

Ma Gaudenzi continua a resistere alle avances delle assatanate mogli dei dipendenti, perché è innamorato di Paola (Katia Christine), figlia di Salvatore Uzzeda (Saro Urzì) e di Laura. Scoperto che la cura di Viscardi era a base di ormoni femminili. Gaudenzi lo sospende e decide di sposare Paola, ma Laura, convinta che sia gay, si oppone alle nozze,

Messa al corrente dell’ossessione che blocca l’amato, Paola corre a casa sua e gli dice che, se si sposa, il giuramento non è più valido.  Mentre fanno l’amore, Catania è scossa dal terremoto.

Il catanese Giovanni Grimaldi, (Il bello, il brutto, il cretino; Puro siccome un Angelo papà mi fece monaco, Il magnate, La governante), autore anche del soggetto e della sceneggiatura, impagina una commedia senza troppi squilli, che fa spudoratamente il verso a La prima notte del dottor Daniele, industriale col complesso del…giocattolo, pellicola che diresse lo stesso anno, con Lando Buzzanca protagonista.

Grimaldi non disdegna i luoghi comuni: Gaudenzi é il classico siciliano focoso che vorrebbe correre dietro ogni gonnella; le dipendenti sono tutte carine e le mogli dei dipendenti, attratte dal fascino del ricco imprenditore, fanno a gara a conquistarlo per prima.

Tranne qualche seno mostrato qua e là, il film è assolutamente casto e Grimaldi fa sorridere lo spettatore, lasciando che ogni qual volta il protagonista cade in tentazione, sia vittima di un incidente, frutto delle vendette della implacabile defunta.

Nel cast Carlo Sposito, che Grimaldi aveva già diretto ne La prima notte del dottor Daniele, industriale col complesso del…giocattolo e che diventerà uno dei caratteristi più noti del filone.

La Prevost, dopo una carriera attoriale, che l’aveva vista interprete in film diretti da Hossein, De Sica, Vadim e Comencini, già diretta da Grimaldi ne La prima notte del dottor Daniele, industriale con il complesso del giocattolo, proseguirà nel filone sexy con Quando l’amore è sensualità di Vittorio De Sisti (1973).

Paolo Carlini, all’esordio nella commedia sexy, comparirà ne La ragazzina di Mario Imperioli, interpretato da Gloria Guida, e ne Il domestico di Luigi Filippo D’Amico (1974).

A completare il cast il grande Saro Urzì, già diretto da Grimaldi ne La prima notte del dottor Daniele, industriale con il complesso del giocattolo.

 

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024

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