Le porte del silenzio di Lucio Fulci – Italia – 1991 – Durata 91’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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 Melvin Deveraux (John Savage) un uomo d’affari di New Orleans mentre è in viaggio in automobile allucina la presenza di un carro funebre che trasporta una bara con il proprio cadavere. Invano prova a cancellare quell’immagine ma altri inquietanti segnali punteggiano il suo viaggio; una strada è chiusa, un’altra è dissestata, un ponte è pericolante. Durante il tragitto s’imbatte in un quotidiano che  pubblica un epitaffio con il suo nome, incontra una donna(Sandi Schultz) misteriosa che afferma di conoscerlo ed una maga (Mary Loulson) che gli legge la mano e gli comunica che è già morto. Ossessionato da quella bara, si mette nuovamente sulle tracce del carro funebre e nel sorpassarlo si schianta contro un TIR.

Fulci si firma per il mercato estero Simon Kittay e mette in scena un suo racconto (Le porte del nulla) confezionando un road-movie atipico e svogliato. Non bastano i godspel, qualche tocco ad effetto (l’orologio della sua auto bloccato sempre sulla stesa ora, il protagonista telefona a casa della madre ed una voce femminile gli comunica che è andata al suo funerale) per dare energia ad una pellicola cupa e pessimista. Un vero peccato perché l’idea di partenza (un uomo che allucina il proprio cadavere in un carro funebre) non era male e meritava uno sviluppo migliore. Non siamo dalle parti di Duel di Spielberg ed il carro funebre che insegue/precede l’auto di Melvin non incute né angoscia, né terrore. Fulci non deborda nello splatter e nell’orrifico di maniera e lascia che i paesaggi desolanti facciano da cornice all’intera vicenda.