Le verità nascoste di Robert Zemeckis – USA – 2000

20 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

A seguito di un incidente d’auto avvenuto l’anno precedente, Claire (Michelle Pfeiffer) è fragile emotivamente e facilmente suggestionabile. Suo marito Norman Spencer (Harrison Ford) stimato professore universitario si prende amorevolmente cura di lei ma quando sua figlia Caitlin (Katharine Towne) parte per il college, Claire, sola ed annoiata, finisce per essere sempre più attratta dalle vicende di una coppia di dirimpettai che non fanno altro che litigare. Lei li spia, li controlla ed inizia a sospettare che l’uomo abbia ucciso la moglie. Con la complicità della sua amica Jody (Diana Scarwid) organizza una seduta spiritica per evocare il fantasma della vicina ed un attimo dopo gli oggetti nella stanza iniziano a muoversi vorticosamente. La casa sembra infestata da una strana presenza femminile che compare a Claire riflessa nell’acqua della vasca da bagno. Norman è sempre più preoccupato per lo stato di salute mentale della moglie e la invia al dottor Drayton (Joe Morton) uno psichiatra professionale e comprensivo. Claire scopre che la moglie del vicino è viva ed allora intuisce che il fantasma che s’aggira per casa deve appartenere ad un’altra donna. Travestitasi da detective scopre che Madison Elisabeth una bella e giovane studentessa, allieva di suo marito, è misteriosamente scomparsa un anno prima. Continuando le sue ricerche, s’imbatte in un’amara verità. Un sincopato finale chiude la vicenda. Zemeckis fa spudoratamente il verso ad Hitchcock e dando fondo agli stilemi del genere (porte che si aprono, luci che si spengono e si accendono, ombre e figure riflesse che compaiono e scompaiono) confeziona un thriller d’alta classe che vira nell’horror e strizza un po’ l’occhio al fantasy ed al paranormale. Il regista ambienta la vicenda in una villa isolata su un lago del Vermont, tiene sempre alto il ritmo ed imprime, nel finale, le giuste accelerazioni. Con pochi tocchi il regista pennella i due protagonisti; Claire è la classica moglie che ha rinunciato alla carriera di violoncellista per rimanere al fianco del marito che adora; Norman è un ricercatore flemmatico ed indolente, incapace di scrollarsi di dosso il complesso di un padre stimato e più apprezzato di lui. Il dottor Drayton è solo una figura di sfondo ma accoglie adeguatamente Claire. Un’inquietante colonna sonora curata da Alan Silvestri ed una straordinaria la fotografia di Don Burgess fanno il resto.

 

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