Limitless di Neil Burger – USA – 2011 – Durata 105’

10 Giugno 2024 | Di Ignazio Senatore

Eddie Morra (Bradley Cooper), scrittore sull’orlo di una crisi di nervi, un divorzio alle spalle, senza il becco di un quattrino e degli affitti di casa arretrati, incontra Vernon (Johnny Whitworth), il suo ex cognato che, vedendolo in difficoltà, lo convince ad assumere una compressa di NZT-48, una droga sconosciuta che a suo dire aumenterebbe a dismisura le sue capacità creative e cognitive.

Eddie la ingerisce e, nel giro di qualche ora, scrive di slancio pagine su pagine, che poi invia all’editrice. Ancora su di giri, va a casa di Vernon per chiedergli altre compresse, ma scopre che il cognato è stato misteriosamente ucciso.

Prima di abbandonare l’appartamento riesce però a impossessarsi di alcune scorte del farmaco e di alcune centinaia di dollari. Con la mente sempre più accelerata, in tre giorni impara a suonare il piano, a parlare una lingua straniera ed è a conoscenza di nozioni di medicina e di altri campi dello scibile umano.

Sempre più performante, decide di abbandonare la carriera di scrittore e di scoprire i meccanismi che regolano il mercato dell’alta finanza.

In dieci giorni, Eddie, speculando in borsa, accumula due milioni di dollari ed è avvicinato da Carl Van Loon (Robert De Niro), guru di Wall Street. Ma Eddie deve dei soldi a un usuraio russo che gli sta alle calcagna ed è inseguito dagli spacciatori che vogliono impossessarsi delle compresse di NZT-48 che ha sottratto a Vernon…

In bilico tra fantasy, sci- fi, thriller ed action movie, Neil Burger (The illusionist, The lucky ones, Divergent…) Burger impagina un film che intriga nella prima parte, ma che si attorciglia su se stesso nella seconda.

L’idea di un farmaco che allarga “senza limiti” (come recita il titolo del film), gli orizzonti della mente non è nuova, ma è declinata con originalità.

 

Come ogni prodotto americano che si rispetti, in perfetto stile stelle a strisce, ben presto Eddie abbandona l’idea di diventare uno scrittore di grido e sfrutta le sue straordinarie capacità intellettive per scalare Wall Street, diventare ricco e puntare alle alte sfere della  politica.

Burger fa un uso quasi smodato della voce fuori campo del protagonista e inserisce diversi artifici stilistici che strizzano l’occhio ai videoclip. Dal romanzo The Dark Fields di Alan Glynn.

 

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