Un naufrago (Giulio Brogi) approda su un’isola apparentemente abbandonata su cui si erge una strana costruzione che ospita una ricca biblioteca, eleganti saloni in marmo e una sala per conferenze. Il naufrago è ricercato e quando intravede delle persone vestite con eleganti abiti da sera, si nasconde nel timore di poter essere denunciato. Passati alcuni giorni a osservare quelle persone che passeggiano per l’isola discorrendo amabilmente, decide di rischiare il tutto per tutto e si presenta a Faustine (Anna Karina), una donna che ama prendere il sole in silenzio, appartata dagli altri. La donna non gli risponde e il naufrago, pur non comprendendo i motivi di quell’insolito atteggiamento, desiste. Trascorre del tempo e il naufrago ritorna nel palazzo dove assiste, non visto, a una conferenza del dottor Morel (John Steiner) che svela ai suoi ospiti il segreto che regna in quell’isola: le enigmatiche creature che popolano il luogo sono immagini registrate che lui ha creato, costrette a ripetere in eterno frasi e gesti in cambio dell’immortalità. Solo allora il naufrago si rende conto di essere condannato a vivere tutta la vita in compagnia di quei fantasmi.
Film d’atmosfera per palati fini, raffinato e molto cerebrale, è immerso per gran parte del tempo nel silenzio più totale. A eccezione della sua breve presentazione a Faustine, Giulio Brogi nel primo tempo non dice una parola e rimane poi in silenzio per tutto il resto del film. Il film sembra tutto un sogno ad occhi aperti del protagonista e le creature che popolano l’isola incutono una grande sensazione di mestizia. Tratto dall’omonimo romanzo di Adolfo Bioy Casares.
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.