Little ashes di Paul Morrison – G.B – 2008 – Durata 107’

31 Gennaio 2024 | Di Ignazio Senatore

Madrid,1922. Residencia de le estudentes. Salvador Dalí (Robert Pattinson), Federico García Lorca (Javier Beltrán) e Luis Buñuel (Matthew McNulty) sono tre giovani studenti decisi a sfondare; il primo nella pittura, il secondo nella scrittura ed il terzo nell’arte.

Dalì ha già dipinto diversi quadri e attira le simpatie di Garcia Lorca, che gli chiede di utilizzare l’immagine di un suo quadro come copertina del nascente giornalino dell’università.

La Spagna è attraversata dai fermenti delle avanguardie e della musica jazz, popolato da personaggi eccentrici e da scrittrici emergenti ma, ciononostante, Bunuel sogna di trasferirsi a Parigi e prova, invano, a convincere gli amici a seguirlo. Garcia Lorca è omosessuale, ma essendo un fervente cattolico, è macerato dai sensi di colpa, anche perché Dalì ricambia affetto e attenzioni.

Bunuel, intanto, si getta a capofitto nel lavoro e parte per Parigi. Affascinato dall’idea di poter incontrare Picasso e i surrealisti, Dalì lo segue e appena rientrato in Spagna, invece di sostenere un esame all’Università, con sarcasmo, vomita addosso ai professori il proprio disprezzo.

Espulso, ritorna a Parigi dove è considerato il più promettente artista spagnolo e sposa l’elegante e raffinata Gala (Arly Jover), ex moglie di Eluard. Federico accusa il colpo ma, grazie all’esortazione di Tía de Magdalena (Vicky Peña), segretamente innamorato di lui, riprende, a scrivere. Otto anni dopo Federico è uno dei maggiori attivisti politici che si batte contro la dittatura franchista.

Vola in America e fa visita a Dalì, ma scopre che vive nel lusso e non s’interessa più di politica. Federico ritorna in Spagna, ma i militari della guardia civile di Franco stanno eliminando i dissidenti…

Non era facile raccontare in un film le vite di tre importanti artisti che, con le loro opere, sono stati tra i maggiori protagonisti del Novecento.

Piuttosto che riprodurre quell’atmosfera elettrica che si respirava in quegli anni a Madrid, Morrison (Un sogno ad occhi aperti) svilisce un po’ la vicenda insistendo sulla tormentata love-story tra il narciso e megalomane Dalì e Garcia Lorca, che si struggono d’amore l’uno per l’altro.

Il regista lascia poco spazio alle poesie di Lorca e ai dipinti di Dalì ma, nei titoli di testa, svela che il criptico titolo del film non è altro che un quadro dipinto dal pittore al quale Garcia Lorca diede il titolo Piccole ceneri. Morrison inserisce, qua e là nella narrazione delle immagini di repertorio in bianco e nero con dei filmati d’epoca che riprendono la corrida e gli orrori compiuti durante la guerra civile.

Nel film Bunuel è sullo sfondo, ma Morrison inserisce la famosa scena del suo film L’age d’or con il “taglio dell’occhio”, che scandalizzò i benpensanti del tempo.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi