L’uomo che uccideva a sangue freddo (Traitement de choc) di Alan Jessua – Francia – 1972- Durata 91’- V.M 14

29 Gennaio 2022 | Di Ignazio Senatore
L’uomo che uccideva a sangue freddo (Traitement de choc) di Alan Jessua – Francia – 1972- Durata 91’- V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Helen Masson (Annie Girardot), ricca imprenditrice trentottenne, è in piena crisi sentimentale. Per incollare i cocci della propria vita, decide di ricoverarsi nella clinica diretta dal dottor Deviliers (Alain Delon) e di sottoporsi alle sue miracolose cure di ringiovanimento. In quel paradiso terrestre incontra Jerome Savignat (Robert Hirsch), un amico omosessuale ridotto sul lastrico, che la mette in guardia sulle strane terapie somministrate in quella clinica che, a suo dire, creano, dipendenza ed assuefazione. Jerome muore in circostanze misteriose e Helen, sconvolta, decide di partire, ma il dottor Deviliers prova a dissuaderla e poi glielo impedisce con ogni mezzo. La morte improvvisa di alcuni dipendenti nativi del luogo amplifica i sospetti di Helen  che scopre  i turpi traffici del dottore; Deviliers, per procurarsi il sangue necessario alle sue miracolose pozioni, non si faceva scrupolo di uccidere gli indigeni del luogo.

Pellicola anomala che costeggia il thriller e la fantascienza e si tinge, sul finale, di giallo. Nelle prime battute del film Helen sembra a pezzi ed è sottoposta a visita da uno scrupoloso dottore che, dopo averla sottoposta a dei raggi, le dice: “Osservi queste linee…Indicano un ripiegamento su se stessa, uno stato depressivo. Soffre di esaurimento nervoso.”  Lei stessa conferma questa diagnosi ed al dottor Deviliers confessa di essersi ricoverarsi dopo essere stata piantata dal suo uomo. Dopo un inizio orientato in qualche modo all’introspezione ed allo scavo psicologico della protagonista, il regista cambia passo e predilige una storia dai contorni inquietanti che, senza affondare nell’horror, appare sconnessa e pasticciata.  Alain Delon non ha la faccia del cattivo ed è poco credibile nei panni del perfido, cinico e sanguinario Deviliers. Il film fece scandalo al tempo per un fugace nudo integrale di Alain Delon.

 

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