M’ama, non m’ama (À la folie… pas du tout) di Laetitia Colombani – Francia – 2002 – Durata – 100’

23 Dicembre 2023 | Di Ignazio Senatore
M’ama, non m’ama (À la folie… pas du tout) di Laetitia Colombani – Francia – 2002 – Durata – 100’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Loïc (Samuel Le Bihan) è un cardiologo sposato con Rachel (Isabelle Carré), giovane avvocatessa, incinta di qualche mese.

Loïc, intanto, non riesce a dare un volto ad un’ammiratrice che, preferendo l’anonimato, lo inonda di messaggi affettuosi, di fiori e gli regala un quadro che lo ritrae a figura intera.

Rachel è convinta che il marito la tradisca e che il loro matrimonio stia andando a rotoli. Loïc, dopo essersi inutilmente lambiccato il cervello per scoprire chi possa essere la sua persecutrice, esasperato, schiaffeggia una paziente, ritenendola l’anonima ideatrice del diabolico piano.

Denunciato, finisce sotto processo ma, sul finale, la verità viene a galla; Angelique (Audrey Tautou), aspirante pittrice, aveva allucinato la relazione con Loïc, credendolo follemente innamorato di lei.

Ricoverata in manicomio e sottoposta a degli elettroshock, dopo un paio di anni è dimessa, ma…

 

Il film è un piccolo gioiello d’impaginazione narrativa e, prima dello svelamento finale, lo spettatore non può che credere alla travolgente storia d’amore di Angelique.

Colombani non calca la mano nel descrivere la follia di Angelique, non le dona incubi ed allucinazioni, né le regala, dopo la scoperta che Loïc non l’ha mai amata, lo sguardo torvo e vendicativo.

La regista impagina una favola tenera e delicata che narra un’impossibile storia d’amore, lascia aperta la porta alla leggerezza e chiude la vicenda con una nota molto gustosa

All’atto della dimissione dal manicomio la protagonista rassicura lo psichiatra, che l’ha avuta in cura, che non pensa più a Loïc e, sorridente, abbandona il reparto; un attimo dopo, un’infermiere scopre che lei, non solo non aveva mai assunto gli psicofarmaci prescritti, ma che aveva utilizzato pillole e compresse per comporre un mosaico che raffigurava Loïc.

Il titolo originale rimanda al classico gioco che spinge una persona ad interrogare la margherita che in francese, in luogo del m’ama – non m’ama è declinato: “Ti amo un po’, molto, appassionatamente, alla follia, niente affatto.”

 

 

 

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