E’ il giorno della attesissima proiezione di “Qui rido Io” di Mario Martone, film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, che ruota intorno alla figura di Eduardo Scarpetta. Un’immersione, , se vogliamo sorprendente questa dell’ex enfant prodige del teatro d’avanguardia. Martone, infatti, con il passare degli anni, pur continuando a sperimentare e a non tradire la propria vocazione visionaria, non rivolge più lo sguardo ai numi tutelari del teatro sperimentale e a registi del calibro di Godard o Wenders, ma sembra attratto dal passato e alla riscoperta delle proprie radici partenopee. Dopo aver rispolverato Eduardo De Filippo, con il magistrale “Il sindaco del Rione Sanità”, Martone lascia che il film la vicenda ruoti intorno a Scarpetta, padre di Eduardo, Titina e Peppino, inventore del fortunato personaggio di Felice Sciosciammocca e autore di piece esilaranti come “ O miedeco d’e pazze” e “O scarfalietto”, “Miseria e nobilità”, ”Nu turco napolitano”. A vestire i panni di Scarpetta, un sontuoso Toni Servillo, affiancato da Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Lino Musella, Gianfelice Imparato e Iaia Forte.
Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 7-9-2021
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