Mary and Max di Adam Elliot – Australia – 2009 – Durata 90′

15 Luglio 2022 | Di Ignazio Senatore
Mary and Max di Adam Elliot – Australia – 2009 – Durata 90′
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Melbourne, Australia 1976. Mary Dinkle ha otto anni, ama il marrone, il latte condensato zuccherato, i Noblet ed ha come amico un gallo di nome Ethel. Il padre Noel Norman Dinke lavora in una fabbrica, dove incolla i fili alle bustine di thè ed ama impagliare gli uccelli. La  madre, Vera Lorraine, passa le giornate a fumare, a bere the e sherry e a rubare la merce quando fa la spesa al supermercato. Per colpa di una voglia in piena fronte, “marrone come la cacca”, Mary è presa in giro dai compagni di classe e, sentendosi sola, decide di spedire una lettera ad uno sconosciuto per chiedergli se vuole diventare suo amico. L’ignoto destinatario è Max Horowitz, un ebreo di 44 anni di New York, che vive con un pappagallo chiamato Biscotto, un gatto di nome Al, un pesce e delle lumache a cui ha dato i nomi di famosi scienziati. In cura da uno psichiatra, Max pesa 159 chili, frequenta il gruppo “Mangioni Anonimi” ed è appassionato anche lui dei Noblet. Seppure sorpreso dalla lettera ricevuta, Max risponde a Mary ed i due iniziano a scambiarsi una fitta corrispondenza dove si raccontano disavventure, dolori, gusti e passioni. Max le confida di essere stato ricoverato in una clinica psichiatrica, dove gli hanno diagnosticato la sindrome di Asperger. Passano gli anni e, dopo la morte dei genitori, Mary sposa Damian e, prendendo spunto dalla fitta corrispondenza con Max, scrive un libro sull’Asperger. Max è così turbato dall’idea di essere diventato un oggetto di studio che chiude con lei. Mary non pubblica più il libro e cade in depressione. Il suo matrimonio va a rotoli e Damian vola in Nuova Zelanda dal suo amico di penna di cui si è innamorato. Mary tenta il suicidio ma Max, in una lettera le chiede perdono e….

Elliot impagina questo toccante ed originalissimo film d’animazione in bianco e nero (con qualche spruzzata qua e là di colore) nel quale dei personaggi caricaturali in plastilina prendono magicamente vita. Lontano mille miglia dallo stile Disney o dalle altre factory americane, questa ironica favoletta dark, ricca di momenti divertenti e grotteschi, è un inno alla solidarietà e all’amicizia. In campo due personaggi soli e “imperfetti”; da un lato una bambina sensibile che scrive le proprie riflessioni maneggiando a fatica i pennarelli su dei fogli stropicciati e dall’altro un bambinone, che le risponde, battendo freneticamente a macchina le sue strambe, ma deliziose risposte.  Il regista strizza l’occhio ai fumetti e agli “amici di penna” dei Peanuts e dona a Max e a Mary un’ingenuità ed un candore di altri tempi. Non mancano le critiche ad una società folle che distrugge l’ambiente ed insozza le strade con le cicche di sigarette e delle scene commoventi. Su tutte quelle di Mary che spedisce le proprie lacrime a Max, dopo aver scoperto che lui non riesce a piangere. Curiosità: Nella versione originale la voce di Max è del compianto Philip Seymour Hoffman.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi