Massimiliano Gallo co- protagonista in tre film

23 Settembre 2020 | Di Ignazio Senatore
Massimiliano Gallo co- protagonista in tre film
Senatore giornalista
0

E’ uno degli attori più gettonati del momento. Gianfranco Gallo, infatti, è il co-protagonista di tre film che  sbarcheranno prossimamente in sala: “Ritorno al crimine “ di Massimiliano Bruno,”Scuola di mafia” di Alessandro Pondi e “Fino ad essere felici”, opera prima di Paolo Cipolletta.

Quali personaggi interpreta?

“Sono completamente diversi tra loro e ogni singolo personaggio l’ho potuto costruire anche fisicamente. In “Ritorno al crimine”, ad esempio, sequel di “Non ci resta che il crimine”,  diretto da Massimiliano Bruno, dove recito al fianco di Alessandro Gassman, Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi, in uscita a novembre, indosso una parrucca esagerata. Nel film di Bondi, una commedia divertente con Emilio Solfrizzi, Tony Sperandeo, Fabrizio Ferracani e Paolo Calabresi, ho, invece, una benda nera su un occhio a seguito di un dissidio avuto con Nino Frassica, il mio fratellastro. In quello d’esordio di Cipolletta, un film dal taglio drammatico, recito assieme a Francesco Di Leva e Miriam Candurro e ho una parrucca e degli occhialini e assomiglio a Dracula.”

E’ a suo agio con questi travestimenti?

“Si, perché non sono un attore identificato con uno specifico personaggio e, trasformarsi, per me è piacevole e divertente.”

Sia “Ritorno al crimine” che “Fino ad essere felice”, sono girati a Napoli

“Si, ma, in verità, nel film di Massimiliano Bruno le scene dove compaio sono state girate ai Castelli Romani. Mi hanno detto però che le altre riprese del film sono state effettuate in Piazza del Plebiscito, Via Sedile di Porto e a Castel dell’Ovo.”

In “Gomorra La serie” era il temibile Don Giuseppe Avitabile e in “Fortapasc” di Marco Risi, Donnarumma. Nel film di Massimiliano Bruno è, invece, il boss Gennarino “o sciupafemmenine”. E’ la conferma che “Gomorra” è ormai alle spalle e che si possa finalmente ridicolizzare e demitologizzare i camorristi?

“Sono stato uno dei primi a fare quest’operazione. In teatro, circa venticinque anni fa, portavo in scena un personaggio “Peppe o racket”, che aveva l’anello al mignolo e delle unghie assurde. Credo sia maturato il tempo per un cambiamento e che un personaggio come Gennarino “o sciupafemmenine possa dare inizio ad un nuovo genere cinematografico.”

E’ passato con disinvoltura dai ruoli drammatici in”Take five” di Guido Lombardi, “Milionari” di Alessandro Piva, “Indivisibili” di Edoardo De Angelis e “Nevia” di Nunzia De Stefano, a quelli comici, soprattutto a teatro. C’è da aspettarsi, quindi, che il suo prossimo spettacolo sarà una commedia

“E invece no. A teatro porto “Il calapranzi”, un testo di Harold Pinter e sarò in scena con Patrizio Oliva per la regia di Claudio Di Palma.”

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno -.23-9-2020

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi