Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli – Italia – 2020

30 Ottobre 2021 | Di Ignazio Senatore

Ormai si sa, in una società come la nostra che brucia tutto, non si fa in tempo ad appendere le scarpette al chiodo, che già c’è un regista che ti dedica un doc. Mi si potrebbe (giustamente) obiettare che il calciatore in questione è un certo Francesco Totti, capitano e bandiera giallorossa, icona social non solo per la sua spiccata simpatia, ma anche per aver sposato la showgirl Ilary Blasi. Infascelli s’ispira a “Un capitano”, volume scritto dal calciatore con Paolo Condò, e lascia che la voce off di Totti commenti i filmati che lo mostrano bambino, in famiglia, mentre sgambetta nelle prime partite con la Lodigiani e poi gioca con la Roma, fino al 28 maggio 2017, giorno del suo addio al calcio a 41 anni. Il doc non è solo una carrellata dei goal del fuoriclasse romano, ma é anche un viaggio all’interno del tifo romanista, che s’accende ad ogni derby con la Lazio. Un ritratto un po’ troppo didascalico e senza grosse sorprese, ma non agiografico, che mostra anche i rapporti conflittuali de “er pupone” con gli allenatori Carlos Bianchi e Luciano Spalletti.

Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre  2021

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