Cinema e psiche. “Attacchi di panico? Liberate il vostro Io.” Rivista Optima Salute – Novembre 2019

7 Novembre 2019 | Di Ignazio Senatore
Cinema e psiche. “Attacchi di panico? Liberate il vostro Io.” Rivista Optima Salute – Novembre 2019
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Cinema e psiche. “Attacchi di panico? Liberate il vostro Io.” Il mio articolo sulla Rivista Optima Salute di novembre

In una società sempre più frenetica e competitiva, l’ansia e gli attacchi di panico sono ormai all’ordine del giorno. I sintomi sono noti; fame d’aria, palpitazione, sudorazione, tachicardia, paura di essere sul punto di morire. Un disastro! Ma questo corteo sintomatologico, piuttosto che essere visto negativamente, per alcuni è da considerare addirittura salutare. Il motivo? Va inteso come un segnale che l’inconscio invia a, chi ne è travolto e che indica che bisogna cambiare qualcosa nella propria vita. In altre parole certi schemi e certi comportamenti di cui si è diventati schiavi, incarcerano il vero Io, soffocandolo ed ecco che, per reazione, l’ansia e gli attacchi di panico sputano come i funghi.
A conferma di tale ipotesi l’irresistibile “Terapia e pallottole” di Harold Ramis. Paul Vitti (De Niro), temuto capomafia di una famiglia newyorkese, si rivolge ad uno strizzacervelli (Billy Crystal) perché sommerso da ansia ed improvvisi attacchi di panico. Nel corso delle sedute emerge che il potente gangster italo-americano sta male perché è stufo di essere duro, cinico e spietato ma, schiavo del suo ruolo, sente di non poter cambiar vita. Nel lieto fine riuscirà, in qualche modo, a fare i conti con se stesso e gettarsi alle spalle ansia e frustrazioni.
Un’altra divertentissima commedia è “Tutte le manie di Bob” di Frank Oz. Il protagonista è Bob Wiley (Bill Murray), un nevrotico travolto anch’egli da un vagone di ansia e da mille dubbi ed esitazioni. Si rivolge ad uno psichiatra (Richard Dreyfuss) e dopo alcuni colpi di scena troverà, finalmente, l’agognata pace e serenità.
Un grazie, dunque, al cinema, che con le sue pellicole ci aiuta a guardarci allo specchio, a fare i conti con le nostre debolezze e fragilità e (soprattutto) ci insegna a non andare in crisi se si attraversano momenti di difficoltà. Del resto, che vita sarebbe se tutto scorresse senza intoppi, liscio come l’olio? Ma soprattutto, credo che queste commedie ci insegnano che la vita è fatta di sorprese (belle e brutte), di imprevisti e che è impossibile illudersi di tenere, magicamente, sotto controllo la realtà.

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