Nome di donna di Marco Tullio Giordana – Italia – 2018

17 Ottobre 2018 | Di Ignazio Senatore

Non è onesto far politica con il cinema, perché con il cinema lo spettatore lo si può trascinare dove vuole”, tuonava un tempo il grande Francois Truffaut. Marco Tullio Giordana, invece, all’opposto, (e fa bene), con questo “piccolo” film, semplice, ma autentico, “vuole trascinare” lo spettatore a compiere un’irrinunciabile riflessione: nessuno ha il diritto di abusare del proprio potere per nutrire le proprie malsane perversioni. Ed è quello che, infatti, fa Marco (Valerio Binasco), direttore di una residenza per anziani facoltosi, che, facendo leva sugli omertosi silenzi delle giovani infermiere che lavorano nella struttura, le molesta, da anni, indisturbato.

Marco s’imbatterà nella dolcissima Nina (Cristiana Capotondi), fiera ed agguerrita, che non piegherà la testa e lotterà perché le siano restituite rispetto e dignità. Un film quello di Giordana “necessario”, che non tradisce la sua idea di cinema “politico” e che ci ricorda che, in questi anni, più che mai, “il personale è politico”. Nel cast Bebo Storti, Michela Cescon e una tenerissima Adriana Asti.

 Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 213- Settembre- Ottobre 2018

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