Non toccare la donna bianca (Touche pas à la femme blanche) di Marco Ferreri

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

0

Quattro signori in smoking si rivolgono al generale Terry (Philippe Noiret) e gli ordinano di sterminare gli indiani, considerati da loro dei parassiti che non riconoscono la proprietà privata e non è possibile trasformare in esseri umani.

Terry affida il comando delle operazioni al generale George Armstrong Custer (Marcello Mastroianni),

Per  attaccare Toro Seduto (Alain Cuny), Cavallo Pazzo (Serge Reggiani) e gli altri indiani delle diverse tribù, Custer si serve di Mitch (Ugo Tognazzi), esperta guida indiana.

I suoi soldati iniziano a sterminare i pellirossa che, feriti nell’orgoglio, si riuniscono e decidono di combattere insieme il nemico.

E’ il giorno della battaglia di “Little Big Horn”. Mitch intanto, stufo di essere umiliato da Custer, gli suggerisce di indossare una divisa beige per distinguersi dagli altri soldati. In realtà il suo è un espediente per renderlo un facile bersaglio per gli indiani.

Senza attendere l’arrivo delle truppe di altri due battaglioni, Custer, a capo del Settimo Cavalleria, attacca gli indiani che lo uccidono e sterminano i suoi soldati.

Con questa caricaturale e parodistica satira del genere western, Ferreri s’ispira al testo di Ned Buntline, e gira l’intera vicenda nel quartiere parigino delle Halles in via di demolizione.

Custer è descritto come un militare fanatico e vanesio che ripete come un disco rotto che si è formato all’accademia di West Point; Buffalo Bill, invece, come un arrivista, geloso della fama di Custer.

Nel film compaiono Catherine Deneuve nel ruolo di Marie-Helene (Catherine Deneuve), una crocerossina pudica e timorata di Dio, che s’innamora di Custer e Paolo Villaggio in quello del professor Pinkerton, un antropologo che studia i comportamenti di Custer.

Brevi apparizioni dello stesso Ferreri nei panni di Kellogg, un giornalista che fotografa Custer, di Franca Bettoja in quello di Raggio di Luna, moglie di Mitch, di Gianarco Tognazzi in quello del figlio di Mitch, e del regista Bertrand Tavernier.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.