Novocaine di David Atkins – USA – 2001- Durata 95’

24 Gennaio 2021 | Di Ignazio Senatore
Novocaine di David Atkins – USA – 2001- Durata 95’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Nello studio di Frank Sangster (Steve Martin), affermato dentista di mezza età, si presenta Susan (Helena Bonham Carter) una ragazza intraprendente e sfacciata che, dopo essersi fatta visitare, dichiara al dottore di essere allergica agli altri antidolorifici, si fa prescrivere un farmaco a  base di una sostanza stupefacente, e dopo aver contraffatto la ricetta, ne ritira un grande quantitativo in farmacia. Informato dell’accaduto Frank non solo lascia correre ma non ne parla nemmeno con Jean (Laura Dern), fidanzata e fida assistente. Qualche giorno dopo Susan ritorna allo studio, seduce Frank e lo ripulisce di tutti gli stupefacenti custoditi negli armadietti. Come stregato, Frank non la denuncia alla polizia anche perché scopre che è vittima del fratello Duane (Scott Caan) un tossicodipendente che vive, rivendendo al mercato nero i farmaci che lei ruba negli studi dentistici della città. Dopo una serie di colpi di scena Duane è ammazzato e Frank è accusato del delitto. Sul finale il dentista riesce ad incastrare suo fratello Harlan (Elias Koteas) che aveva ideato tutto il piano n combutta con Jean.

In questo thriller elettrico ed affascinante il regista è abile nel disegnare lo smarrimento del timido, perbene ed impacciato dottor Sangster che, attratto dalla trasgressiva ed esuberante Susan, manda all’aria prudenza, rispettabilità e decoro:“Sapevo che mi stava imbrogliando, avrei dovuto buttarla fuori subito. Vedete questa è la natura dell’attrazione; ti ritrovi a fare delle cose e non hai la più pallida idea del perché ma comunque lo fai”. Invano Sangster prova a controllare i propri istinti ed a non lasciarsi trascinare dal vortice della passione ma finisce, inevitabilmente, per perdersi e per cedere alle tentazioni: “Era la prima volta che mentivo a Jean. Mentire è molto simile ad una carie; un pezzetto di cibo si conficca dietro un dente e lì rimane, facendosi strada nello smalto, facendolo marcire da una parte all’altra, finché non rimane altro da fare che estrarlo. Una sola piccola bugia e tutto si dipana dal lì.”  Il regista conduce per mano lo spettatore e, man mano che i fotogrammi scorrono sullo schermo, la deriva emotiva del rispettabile dottor Sangster avvolge ed appassiona. Steve Marin (finalmente) in un ruolo più impegnato da prova del suo talento attoriale. Il titolo del film fa riferimento ad un potente anestetico ed è un implicito rimando alla vita arida e congelata del protagonista prima dell’incontro con l’avvenente Jean. 

 

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