Pannone presenta il suo doc “Via Argine 310”

23 Novembre 2022 | Di Ignazio Senatore
Pannone presenta il suo doc “Via Argine 310”
Senatore giornalista
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“Napoli non molla!, Napoli non molla!” Con questo grido si apre “Via Argine 310” il doc di Gianfranco Pannone che presenterà la sua opera nel corso di una proiezione-evento domani alle 19.30 al cinema La Perla e che da Napoli raggiungerà altre città in tutt’Italia. “Più che all’autorialità, ho puntato ad uno sguardo etico.” Così il regista napoletano che, invece di impaginare un doc militante e raccontare l’inerzia dei vari ministri del Lavoro e di quella di un sindacato fin troppo debole, ha preferito volgere il suo sguardo sulle vicende umane e snocciolare le loro toccanti testimonianze. “Quello che mi ha colpito, conclude Pannone, è stata la loro vitalità e nel doc appare evidente che soffrano, piangono ma sono anche capaci di ridere e solidarizzare tra loro.” Con la telecamera fissa, Pannone riprende gli operai, seduti in un salone spoglio, che raccontano i loro drammi personali; c’è chi svela che, da cassaintegrato, percepisce quasi la metà dello stipendio; c’è chi non dorme più la notte e chi narra che, con l’avanzare dell’età, crede di essere ormai fuori dal mercato del lavoro. “Sono piccola di andare in pensione, sono vecchia per lavorare, dice Imma, lasciando trasparire dolore e amarezza. Pannone, che ha seguito per dodici mesi la vicenda degli ex operai della Whirpool di Ponticelli, conclusasi con il licenziamento di 326 operai, racconta il presidio istituito dagli operai che, anche dopo aver ricevuto le lettere di licenziamento, hanno continuato a riunirsi ogni giorno nella fabbrica, con l’obiettivo di  spingere il Governo e la multinazionale americana a garantire loro il lavoro. A collegare le diverse scene, la voce fuori campo di Alessandro Siani, che legge alcuni brani tratti dal romanzo “La dismissione” di Ermanno Rea che sottolineano, in maniera agghiacciante, come l’ossatura industriale napoletana fosse stata silenziosamente smantellata in questi anni. Sono state dismesse decine di fabbriche; tra queste la Montedison, l’Olivetti, i Cantieri di Baia, la Corradini, le Cotoniere Meridionali, la Manifattura Tabacchi, l’Ansaldo. Lo stesso Siani compare nel doc e ricorda che il padre era un operaio dell’Alfa Romeo e che avevano anche loro vissuto per lungo tempo la cassa integrazione. Ad arricchire il doc, le immagini di repertorio di Rai Tre e le musiche di Daniele Sepe. A presentare il film in sala con il regista, Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno. Al termine della proiezione interverranno lo scrittore Nando Vitali, Massimiliano Quintavalle e Carmen Nappo, rappresentanti del presidio “Whirlpool – Napoli non molla”.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 23.11.2022

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