Perfido inganno di Robert Wise – USA – 1947

21 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Perfido inganno di Robert Wise – USA – 1947
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Reno, Nevada. Hellen Brent (Claire Trevor) lo stesso giorno che divorzia comunica alla vecchia signora Kraft (Esther Howard) che l’ha ospitata nella sua pensioncina che l’indomani partirà per San Francisco. Per ammazzare il tempo va a giocare la sera al casino e s’imbatte in Sam Wilde (Lawrence Tierney), un bell’imbusto dai modi violenti che, qualche ora dopo, roso dalla gelosia, uccide Laury, la sua ragazza, ospite anche lei della pensioncina, ed il suo amante. Hellen scopre i cadaveri ma per evitare di cacciarsi nei pasticci non avverte la polizia e parte per San Francisco. In treno incontra nuovamente Sam; lei è promessa sposa al ricco ed elegante Fred Gorver (Philip Therry) ma non resiste al fascino di quest’uomo rude, spavaldo, deciso e sicuro di sé. Sam continua a gironzolarle intorno ed Hellen gli presenta Georgia Staples (Audrey Long), la ricchissima e romantica sorellastra, proprietaria di un prestigioso quotidiano della città. Sam le fa gli occhi dolci e Georgia lo sposa. La signora Kraft, intanto, vuole vederci chiaro nell’omicidio di Laurie ed assolda Arnett (Walter Slezak), un astuto detective che si mette sulle tracce di Sam e di Marty (Elisha Cook Jr), il suo inseparabile amico. Georgia, ingenua e sentimentale, non sospetta minimamente la tresca tra Sam e la sorellastra che, quando scopre che è il suo amato è il responsabile del duplice delitto, per salvarlo, prova a corrompere il detective e minaccia di morte la signora Kraft. Un finale elettrico chiude la vicenda.

Robert Wise dirige il suo primo noir e, ribaltando gli schemi cari al genere, in luogo della classica dark lady che ammalia il maschio di turno e lo spedisce all’inferno, mette al centro della narrazione, Sam, un guascone violento e dai modi decisi che strega tutte le donne che incontra. In una scena “calda” del film, Sam chiede ad Hellen perché, pur essendo promessa al tiepido e tranquillo Fred, gli corre dietro. Lei, avvinghiata al suo corpo, in estasi, gli risponderà: “Lui è la bontà e la tranquillità; tu sei la forza, l’emozione e la depravazione.” Wise lascia sullo sfondo i rapporti tra le sorelle ma lascia trapelare che la candida Georgia, convinta che Hellen le voglia un bene dell’anima, non si sia mai accorta che l’ambigua sorellastra l’odia e la detesta per le sue ricchezze. Tratto dal romanzo Deadlier than the Male di James Gunn.

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