Prime di Ben Younger – USA – 2005- Durata 105’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

0

La trentasettenne Rafi (Uma Thurman) reduce da un divorzio fallimentare cerca, di rammendare faticosamente le proprie ferite ed ha come unico sostegno Lisa (Meryl Streep) un’accogliente psicoanalista. Una sera Rafi incontra David (Bryan Greenberg), un ragazzo più giovane di lei di quattordici anni ed è amore a prima vista. I due iniziano a frequentarsi e dopo poco vanno a vivere insieme. Tutto sembra filare liscio; peccato che David è il figlio di Lisa e che Rafi non sia ebrea.  La verità viene a galla, il trattamento è interrotto ed i due innamorati si lasciano Un finale consolatorio chiude la vicenda.

L’idea iniziale (una paziente ha una relazione con il figlio della sua analista) è ghiotta ma il regista la spreca inondandola con vagoni di moralismo, con finti imbarazzi e con una cascata di luoghi comuni. Come terapeuta, Lisa incoraggia la paziente a lasciarsi andare e a nutrirsi dei piaceri della vita ma, come madre cerca con tutti i mezzi di convincere il figlio a troncare la relazione con una donna colpevole di essere più giovane di lui e soprattutto di non essere ebrea. Irritante la scelta di Lisa di proseguire il trattamento, una volta scoperta la relazione tra Rafi e David e, nel corso della cura, è giustamente accusata dalla paziente di aver tradito la sua fiducia e di aver proseguito la terapia solo per poter controllare meglio suo figlio. Le cose migliori del film? Due figure a margine della storia; la nonna di David che quando ascolta qualcosa che non le va a genio, si da delle padellate in testa e Morris (Jon Abrahams) amico del protagonista che ogni qual volta viene piantato da una ragazza si vendica tirandole una torta in faccia.