Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana – Italia/Francia/UK 2005 – Durata: 115′.

24 Gennaio 2023 | Di Ignazio Senatore

Sandro (Matteo Gadola), un dodicenne attento e sensibile, parte per una vacanza in barca a vela nel Mediterraneo con il padre Bruno (Alessio Boni), un ricco imprenditore bresciano, sposato con Lucia (Michela Cescon) e con Popi (Rodolfo Corsato), un avvocato rampante che non disdegna le avventure galanti extraconiugali.

Nel corso della navigazione Sandro cade in mare ma è salvato da Radu (Vlad Alexandru Toma), un profugo rumeno che insieme ad Alina (Ester Hazan) è stipato in una ”carretta” di clandestini diretta in Italia. Giunto in un centro di raccolta, gestito da Padre Celso (Andrea Tidona), Sandro prova a convincere i genitori a prendersi cura di Radu e di Alina.

Loro dapprima tentennano ma poi cedono ed in accordo con un giudice (Adriana Asti) inoltrano le pratiche per il loro affidamento. La sera stessa Radu ed Alina fuggono dal campo profughi, vanno a casa di Sandro e chiedono  ospitalità. 

Di notte mentre Sandro ed i suoi genitori dormono, li derubano di soldi e gioielli e scappano via. Sandro sembra accusare il colpo ma è ancora legato a loro e quando Alina lo chiama, corre da lei e scoprirà un’amara verità.

Supportato in sede di sceneggiatura da Rulli e Petraglia, Giordana porta sullo schermo l’omonimo romanzo di Maria Pace Ottieri e suddivide, idealmente, in due parti la vicenda.

Nella prima il regista ci mostra una famiglia ricca e borghese che conduce la propria esistenza serena e tranquilla, senza né affanni, né preoccupazioni.

L’ingresso in campo dell’arrugginita e cadente nave sulla quale sono stipati gli extracomunitari diretti verso l’Italia, alla disperata ricerca di una vita migliore, muta di colpo  il clima e quel mondo borghese a cui appartengono Bruno, Lucia e Sandro appare d’improvviso vacuo e dissonante.

Più che un film sul doloroso tema dell’immigrazione clandestina Giordana impagina un romanzo di formazione dove al centro della narrazione c’è Sandro, un ragazzo sensibile e senza grilli per la testa, che, dopo l’esperienza vissuta sulla “caretta”, scopre un mondo di inaudita sofferenza, a lui sconosciuto, che lo cambierà per sempre.

Il regista apre la vicenda con la magnetica voce di Tom Waits in sottofondo e per rendere ancora più stridente il contrasto chiude con Un’emozione per sempre di Eros Ramazzotti.

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