Ride di Valerio Mastandrea – Italia – 2018

10 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore

E’ una legge non scritta e prima o poi, attori sensibili e con alle spalle una ricca carriera artistica alle spalle, passano dietro la macchina da presa. Lo conferma Valerio Mastandrea che, con il suo film d’esordio, intelligentemente, spiazza tutti ed, in luogo di una commedia all’italiana, narra in punta di piedi il dramma delle morti bianche sul lavoro. Un film apparentemente non militante e che non ha al centro della narrazione operai con il pugno chiuso e sventolanti bandiere rosse, ma Carolina (Chiara Martegiani) una donna, giovane, madre del tenero Bruno (Arturo Marchetti), che si trova a fare i conti con una vedovanza così inaspettata che non riesce a dar voce al proprio dolore.  Come evoca il titolo, invece delle lacrime, “ride”, frutto di un’emotività bloccata e congelata. Ma, forse a ben vedere, il vero protagonista della vicenda è Cesare (un immenso Renato Carpentieri), padre di Mauro, il ragazzo morto in fabbrica. Film di poesia, e (apparentemente) non di lotta, con degli inserti surreali e una folgorante colonna sonora. Nel cast Stefano Dionisi e Milena Vukotic.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema 219 – Settembre – Ottobre 2019

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